In quest'ora di
apresso a' bisogni.
Piacemi avessi la lettera del
mandai: quando vedi il tenpo, fa quello che ttu puoi di detta
e fatti lègiere ispesso quelle lettere ch'io t'òe mandate a questi
dì, e fa fare una
Dello sghonbrare del
chonsiglio quello che diè
tosto che levarne la porta; e non di meno, sarà bene fatto che di
chotestori ve ne stieno a fare quello potrano di bene. Credo che per
ora possono istare sichuri, in però che lla
in verso
tornare insino a
ch'egl'ànno, sì che per parichi dì potrano istare sichuri e fare quel che
voranno e noi v'aviseremo, a dì a dì, chome sentiremo che vada la
chosa: non è paese da dubitare chome nel piano, e lla chosa è schoperta
e rimedio ci s'è messo, sì che non potràno fare chosì danno
chome ànno fatto insino a qui, che ll'uomo non se ne avégha.
Delle
messe in buono luogho. Per la prima mi dite dove e sse ongni chosa
istà a
acciò che lle
Piacemi dell'
può; e che 'l
quello dèe, che sse ne troverà onore e profetto, egli e chi bene farà, e
chi dicie il chontradio, non so che ssi dicie.
Di
credo vi possino istare sichuri non tenèdovi molta
paese d'andarvi la
da essere tosto in parte sichura; ma non loderei che vi stessono le
femine, perché non sono atte a fugire nè fare quello sono atti gl'uomini.
Della paura ch'avete auta, non mi maraviglio, in però che qui
drieto a'
guardavano: sì che vedi chos'à andare, e pertanto io non mi maraviglo
se chostì avete auto paura, e usanza di
Dell'
avere maraviglia ché ss'io avessi creduto che lla chosa fosse andata a
questo modo, io arei proveduto a chotesto e più altre chose che
indrieto la chosa pocho vale: rimagniamo per chontenti nello stato che
Idio ci à posti e da quinci inanzi prochacciamo a fare meglio.
Di
simile di
ttu non di' nulla di
Credomi che 'l
a llui non credo dicessono nulla, e ancho ò pocho paura che vadano i
llà suso: saprassi tanto dinanzi, che bene si potrà levare d'indi e
andarne su per quelle
A
quest'ora mando
Della
a
e a tutte l'altre non àno fatto nulla.
Piacemi che ttu ghoverni la
bisogno si chonoschono i savi. Io non mi metterò a venire, ch'io non
sapia bene chome: aviserotti di tutto.
Gravami che lla lettera non è ita a
bisogno: e pure vi dovrebe andare chi che sia. Saràne chon questa due
altre: vedete modo di mandarle, che pure si dovrebe allarghare la
chosa poi che lla gente è partita. Mandale quando puoi, o tutte o
ll'una; màndavi
ché non à di che, e dì che rechi la risposta.
Di
muore ne'
Nè ttu, nè
credo voi non siate per anchóra rasichurati della paura. Ditene per la
prima e rispondete a tutto, e fa la lettera chome prima puoi, e tiella
fatta e, chome truovi chi cci vengha, la mi manda e non ti indugiare
nello stremo punto. E mandaci, se
avisami bene di tutto ciò ch'è di magiore bisogno. E avisatemi quanto
avete fatto chon
chon chotesti
Mandami due
ttenere in
Manda a dire a
ch'egli istà bene.
A me parebe che
e portino il
per loro un altro, e portino uno
una
loro paura, che prima ch'eglino fossono chostà sarebono iti in dileguo;
e però provedi chome ti pare e' vi stieno.
dì allo
acciò che noi non ci perdiamo la spesa. E dì allo
loro quel bene si può, acciò che se ne trargha qualche
istare sichuramente, sanza dubitare; e fa che quando
viene, tu ne mandi
Abiamo fatto la
Con questa sarà una lettera che lle manda, e dicie l'àe tenuta alchun
dì fatta allato per non trovare per chui mandarla: ditele faccia quanto
dicie. Ella va a
dire, per parte di
qualche
gle diciate. E dura, il non
Vedete ongni via e modo che voi facciate
qui è ito il
che vuole in
questa
passi
po' che tanti me ne toglie. Ditelo chon
potesse arechare egli, ditelo anche a
mandiate detto un
chome ti pare sia di bisogno, e sopra a cciò ne dì chon
quanto a tte pare, e rispondete.
dov'ella serà. Fa che
pare sia di magiore bisogno. Idio ti guardi.
E provedi che
non si stia.
per
Mona