Per
la
nel
mezzo
potrebono stare meglo.
Io ti mando cinque
l'achonci, forse non te lo manderò, ma recherònelo cho mecho: manderottene
almeno uno, che n'abiate di che mangare.
Piaciemi che se vi viene lettera di niuna parte, che ttu mel mandi;
e mandami la
Se quello di monna
letteruzza, e dile ch'i' ò mandata la sua lettera a
a cciò le dì quello che tti pare.
Al
chose farai ch'elle l'arà: bastava bene queste 30
l'à meritate. Facciàno pure tanto che anchora manchi a noi, che
sarebe grande mercié per tuo amore.
Piacemi ch'e'
la
che ogni chosa era qui, e ora di' che l'uomo lo dovrebe dire quando
l'uomo lasca la chosa altrove, e abiànne ragonato parecchi volte.
Se
quando vuole la
De lo sghonbrare nonn è altro a dire. Qua si sghonbra forte, e gà
abiamo
ne rimarrà niuna a
Del
venire chostà verrò di dì e non di notte.
De l'esere noi entrati in forte
che io me lo 'ndovinai.
Del tempo che s'aparecchia - che converà che l'uomo facci
e di quanto tu di' intorno a cciò, non ti vo' fare risposta perché
tti direi chosa che tti dispiacerebe, e bastiti per ora.
Di quanto t'à detto frate
e chosì mi dice
simile di
Fa richordare a
e cho l'altre chose che tti parrà da mandarci, acciò che qui si schuotano e
Credo che la donna di
parrà da seghuire. Venghono chostì a l'
Abbi chura a chotesto fancullo acciò che quando io torno io no 'l
truovi sano, e peggorato.
No mi richordo averti a dire altro. Cristo ti ghuardi. Per
Monna
1402 Da