Ieri, per
volentieri quanto sarà di bisogno.
pare dicha quello che lla sua, pertanto darò ordine a quello mi
parà sia di bisogno. La
bisogno, e mandoti
ti mando
no' che d'andare a
il meglio di
Mandoti
chol suo
cci sono e
di
non n'è bello chome io vorei; no' ti mando
tutte magre e fanno tutto dì
e piccholine; se n'ài bisogno,
La
sappiamo bene se
tante
da
che la dese, ché dichono, che no' sarà mai da nulla: rispondi se
vogli che lla dia, o sì o nno.
È stato qui a me
chose, fra l'atre dicie che
che
e disigli che gli piaciese di no' fare loro novità insino tanto
che noi non avesimo altro da te, ispezialemente e'
pertanto rispondi a
a
giente altro che una persona; le
per
se altro non n'ò da tte che, pure che altri ne sia fuori, arà fatto
altri asai, ché no' si vole ghuatare altri.
Sonsi solecitati per
potuto; èmi detto, per ongni gente che v'ò mandato, che ànno
fatto bene chome se ttu vi fossi presente e qui solecito
l'altre chose che ci sono a fare e chosì si fa. (volgi)
ci era e avevagli detto l'
domandàlo s'era domani chostì, disimi che nno.
Di quanto mi die, che ongniuno di chostà dice che ttu abia
la ragone, òne grande piacere: piaccia a Dio di darci tanta grazia
che tti sia fatta chome tu l'ài.
Chon questa fia una lettera venuta da
Dine a
assai buoni, pertanta mandimene parechi, cioè queli che può; e
no mi richorda del
mandamelo a dire. O' meso inn ordine di
il
per ispaciagli tosto.
Dimi alla
di quegli
per la fanciulla di
La
ragone che no' volea andare a piede; dicieva che, se ttu ci focci
mona
sepelo sì bene lusinghare che lla puose in su la
uomo domandò chui
non ài tu, questo è perché ttu vogli ciò che l'è fatto; dicie: "Se
lla
ti ghuardi.
Rachomandami a
la
per la
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Risposto.