Ierisera ricevetti tua per
ch'io no' ti rispuosi si fu che qui, alle 24 ore, ci gunse mona
mona
e qui ritta
fare loro più onore ch'io seppi, bene che pocho onore si potene
fare loro, ché putine, la mattina, tutto il
e 'l
potemo avere nulla: faciemo de l'atre chose più onore loro che
noi potemo.
Della venuta di
venire voto. E'
di bisognio qui, ché ogi òne fatto votare l'
mandato tutto i'
e domane gli farò votare tutte le
là suso, e
O fatto cierchare degli
de l'
tante larghe
da
trovavate: penso sarà adoperato perciò no' si ritruova. L'
molto male a questo modo perché, pe' l'
chiunche vuole; non àne potuto fare danno, per insino a ora:
n'ogi mai istarebe male. Parevami da fare a questo modo: di
tôrre di quegli
ghora, per modo che no' vi si potese aprire l'
di bisogno, sechondo mi dichono, se none mutare le
ttu vogli.
De'
perché gli avevo in
metà de
per altro.
di ciò ch'io t'òne iscritto; èmisi molto ischusato e che non è vero
che diciese mai quelle parole: disimi che vuole eserre senpre
nostro
quello ch'era a
ch'ène savio di chostà. Rispuosigli il meglio ch'io sepi per l'amore
di lui.
Del fatto di
buono viso e ògli detto che aspetti la tornato tua e che ttu
ne farai quello fia da fare, e chosìe gli ò fatto dire a
niuno altro rimedio mi pare ci sia migliore che quello ch'i' òne
fatto.
Gli
L'
abiamo ricieuto.
Il
mandoti uno
m'è patito l'animo di ma
perché sieno netti, ch'io gli volea pore a fuocho
ttu gli mangasi tune, perché
una grande quantità perché tu gli mandasi a
che se ciere vera', n'arai.
Del fatto del
di quello
chostà e techo ne favelerebe: dinegli quello ti pare. Egli ène degli
Mandoti de'
mona Fia.
Il
darò ordine che si
la
Altro no' dicho. Idio ti ghuardi.
per la
E più ti mando uno
n'ài bisogno.
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