Iersera ebi, per
che apena può entrare dentro e chonviene che lle
anch'egli: questo non è bene e no' poso posc
insino a meza notte tra mandare i
sia la chagone tua, e no' sua, che senpre ti pare, quand'egl'è sera,
che sia
Le chose che sono a mandare chostà che s'apartinghono a me,
mi dà il quore di fornirvi che no' vi mancherà nulla e manderò
vane domattina a llavorare al
niuno
no' tornasse più chostà in questi due dì, e a me no' pare che sia
ogi mai grande nicistà che vengha, perché no' c'à a portare
tropa grande nicistà, ed ène di bisogno che sia là suso. Fate istasera
una
e
La
si fecono di quella ponaca trista, e mandoti la minore, pe
vi starà sue bene, e quela sarà buona per la
quando aremo riaute quelle che sono fuori. Mandoti il
ch'avea la
ce n'à più; e più ti mandiamo uno
ti mandiamo i due pezi delle
la
che vuole di quelle due
non à chosa da ciò. Dite a
g
no' vi mandiamo, perchè no ce n'à.
Altro no' dicho. Idio ti ghuardi.
per la
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