Riceveti una tua lettera per la quale ti faròne risposta per
De'
erani vivi; ògli dati a 'ltrui: a gente povera, perché no' pe
venisino; no' ce ne mandare piùe di chosì fatti, perché non erano
da mandare a gniuna persona da bene. Di
lascio il pensiero a lui: no' mi pare sia molto achoncio a venirne
tosto. Io are' bisognio de' mia
vedi il chaldo fa; io mi sono tutavia pensato che la
chonpiuto di lavare la
che sia di
e poi la riepiono: e questa è la chagione perché tuo
si può mai chonpiere. Di questo fato no' mi dolgho io, ma doghomi
ché quando altri te lo dice, tu daresti vole
ché mi richordo che, quando te lo disi per la
che tu vi staresti tuta questa
sarebono dua dì: anovera quanti dì sono da
tuo no' dire p
farai grandisimo piacere, piùe per le luoghoradone tune iscrivi, che
per me.
altrui, perché sono dano de le persone e de l'anima.
Di
(a) abercho e a
I
darò, se no' si parte torpo per tenpo; davami per chonsiglio ch'io
me ne venise chostà chon eso lui, sòmi diliberata pure ne l'animo
mio di stare qui anchora alchuno dì: questo fo per amore di chostoro
da lato, che no' vorei se ne desino manichonia; ma, se
di venire chostà, forse mi dilibero di venirne cho' lui, se mi
vorà menare, e vorò vedere s'io mi saprò stare chostà uno
che tu sarai venuto qua; e vedrai quanti sospeti prenderò e ne
viene te steso la
chuore di rasegniarmene buono
rimacho per chontento qui rita; non à
no' c'à
la
lasciale stare chostà. Di' a la
al mio
i' sa che non ò auto pocho a fare a tenere fornite choteste
dodic'ani fa. Bisognierebemi uno pocho di
i'
puoi, perché no' potrebe chomicare a fare le
mandasi i'
io me gli ò ispesi; mandamene, dicho, perché voglio aparare da
(volgi)
Fami cerchare de' mia
a pie' de'
E'
uno
modo di mandalaci: se noi la tegniamo leghata e ela ène i' su lo
inpazare, se noi la tegniamo isciota, ela si se ne va; ebe, mon
a stare uno dì a cercharne e saltò a tera de le
che averne piùe manichonia; sarebe achora il meglio rimenale chostà,
ché uno dì la perderemo. Aremo bisognio de l'
e no' bere, te 'l credo; e questa ène la mia pena che, pure il meno
quando istò dove s'ène, pure no' si disordina tanto e stiamo melio
tuti quanti isieme.
per mona
1395 Da