Istamane vi scrivemo per
chon che era choperte; e stasera non n'abiamo auto risposta da te:
pensiamo sia rimaso per tenpo, ché gl'è ogi stato qui tenpesta d'aqua
e di vento che g
è tornato istasera da
andasino be' per que'
di volere domatina venire chostà, perché qui non cci vede da potercci
fare nulla, perché il tenpo non n'è se no' qua piova e vento
ed e' gl'à vogla di favelare techo.
Arecherà del
non ci à auto
quello schanbio. Io mi maraviglio forte quello che tu fai chostà, tanto
non n'avendo chi ti serva o chi ti faccia nulla, prieghoti che mi
iscriva chome tu fai o che modi tie', chè per aventura mi dò manichonia
di quello no' mi bisongnia.
Io ti richordo,
molto chontradi e diritti apresarsi alla morìa, e chosì tiene i'
mai ch'ella deba venire.
e sai che gl'è uno
ristare, be' che pocho mi vale che non ci va tre
fugire, chome si debe fugire si doverebe fugire.
Io ti richordo il boto mio ch'i' ò fatto per te a San Biagio che
vorei noi ce ne riuscisimo, cioè di
il chorpo di Cristo e (il) velo; io ti priegho ti debia piacere io
morìa.
Il
se gl'è vero che sia stato avelenato e dice di sì: egli e suo
e uno
gran fatto chom'uno huomo s'avessi mai sì pocho amore, perché tu
di' che uno huomo non arebe mai il chuore a fare sì gran male, ma
credo che quando si verà cerchando, credo che tu lo scuserai che sia
ebro l'afetto, e che il
mai e parmi che si tengha d'avere a rifare cho' lui che l'à avelenato,
in però che dice ch'è certo che non morà di questa morìa, perché
l'amicho l'avelenò l'à sì be'
sì bene
di morìa.
Le
tutte le
Noi non ne scriviano quello ti manderemo, perché l'arecherà
Al
penso sarà istato chostà a voi e rimaso d'achordo chon voi.
A
di quanto gli rispose.
A
Idio vi ghuardi senpre.
Sarà in questa la lettera della risposta da
Mandaci qualche
per la tua
1398 Da
Risposto.