Istamane, a buona otta, ebi una tua lettera pel
ti rispuosi quanto fossi di bisogno: se tu no' ll'ài avuta, fa' d'averla.
E per quella mi dicesti che
n'era da dubitare, la quale ebi grandissimo piacere; e ora di nuovo,
alle ventidua ore, ricevetti una tua lettera, e chon esso una lettera
ch'andava a
dov'elle dovea
'n me non n'è paruto ma'
chome mio fignolo; ed igni m'à senpre avuto reverenzia chome a
grandissima conpassione porto al
nne chontenti l'animo loro a chi bene vuole loro; parmi che 'l mignore
vengono tutti e' beni e tutte le grazie: Idio la facca loro per la sua
santa misericordia. Inanzi chi chonpiessi di legere la lettera mandai
per
significhandolo che tu riputavi questo tuo
per malagevole, perché à molti infermi e lasciavognele male volentieri,
richondadogni la fidanza e lla speranza che noi abiamo i' llui; rispuose
bene che gn'era presto a fare ogni tuo piacere, considerando quante
tu amavi questo giovane, ma che non n'avea
che no
di bisogno, perché facesse che fusse presto. Di subito mandai a
e'
ito in
potessino prestare uno, dicendo loro la chagione:
in
e ò fatto cerchare a ttutti gn'amici e simile a
e da niuno non ne abiamo potuto trovare niuno e non n'è paruto
a
al
il chaso e 'l bisogno che nn'era, e dicendogni che mi
parea villania di richedello, chonsiderando che tu à' chostà el suo
usanza, dolendosi forte del chaso: se tti paresse di rimandar domane
la sua
io chostà, a me pare propio quello che nne pare a tte: io aspesterò
la tornata del
sì che tu sarai chontento, e per lui m'aviserai quello ti pare ch'io
abia a fare: i' sarò senpre presta: vogna Idio, perché questo
ricordati s'egni v'avessi niuna
Farò sanza più dire. Idio ti guardi.
per la tua
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