vostra
e
fui da
e videmi molto volentieri, e così
e
nprima aconciare certe mie cose e
e all'usança di qua ch'è tucta strana della nostra.
A questi dì si dà ordine che s'aconci la
per quel tempo mi parrà. Non sono ancora in tucto diliberato d'esser qua. Come
deliberò, così ti scriverò.
grande honore e non potrei mai renderli merito. Egli à fatto e fa sì bene i
fatti suoi che, se tu il sapessi o vedessi com'io, molto te ne gioverebbe. E
queste due sere fo che si fornischa la e torno con
lui. La donna sua è gravida e di dì in dì dee fare il fanciullo. Idio gli dia
cosa che buona sia! E così molto honore m'à fatto
e
Io ti scripxi da
bisongno, ma mandai la lectera di
parlai a e molto mi si proferse, come che
anchora lecta la lectera di
questo principio arò bisongno prendere nulla da llui. Credo che
secondo disse sarà costà a e dilli
ch'io non gli scrivo perch'io nonn ò ancora preso il partito di rimanere, ma
come il prenderò, così gli scriverò com'io arò fatto. Se ti pare, pregalo
ch'egli scriva altra lectera a
A l'e così a
scriva a lloro. Altra volta scriverò. Non posso testé per fretta. Pregoti che
mmi scriviate più tosto che potete, ch'i' ò voglia sapere novelle di voi.
E dirai a monna e sano. Idio vi
conservi tucti sani! Racomandami a monna
e tucti. Fatta in
penna.
A dì XXVI d'
io.
mandi bene a
di