la qual viddi molto volontieri perché contava voi e la vostra
esser sana, e apresso perché mi scrivete siete isvolupato del
cale voi vi schusiate del non scrivere perché io sono in questo fallo più caduto
di voi, ma la cagione è questa: come sapete, io vi scripxi aveva deliberato
avere la donna mia di qua e che voleva si partisse di costà in sul primo
bono
s'era fatta tra 'l
e perché esso era ben fornito di
quasi assediato e se non fosse il
e certo questi
mille e nessuno usava già ' tre
portali, salvo il e per bontà del
mberare et credo ci riposeremo bene. E per
questo non vi risollicitava della venuta della donna però che se
qui, si farebbe poco e più tosto vorrei la
basti a rispondere a' Pratesi, i quali ispesso parlano di quello che non sanno.
altre che voi a chui possa ricorrere, e quest'è per bontà di voi, non per mio
merito. Io vi prego quanto posso operiat
può, e buona pace. Io scr
mie cose particulari. Egli vi legierà la lectera, e che faccia
E voi pregho che
quello vi
bisogno in questo
Adpresso, se ll'auta di questa fosse troppo tardi e paressevi indugiare a
primavera, fatene secondo vi parà, bene che grande allegreçça mi sarà fare con
loro il E pertanto vi prego quanto posso, se può essere, venghino
avanti entri i freddi. I' ò già i· e spero
avere buona
promette una e chi due.
Et farete avisare
sarà vostro amico o amico di vostri amici, per modo che sulla
vostra bontà ben racomandata. Ringratiovi quanto più posso di quanta
consolatione le fate. Certo sança voi l'
Non bisogna racomandarmi
ch'egli è qui mio padre, mio consiglio et governatore. Et come ò voi padre per
costà, così ò
stanno bene per la gratia Dio.
volgi
monstra malcontento di certi
nni insino in nperò che
anchora chiaro ella gli abbia auti. Racomandatemi a monna e
salutate tucti nostri amici. Idio vi guardi sempre!
Per lo vostro mbre.