A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno e da voi ebi ieri una
vostra per da
visto, per questa rispondo.
Di
altro: spesso gliele richordo e niente viene a dire, troppo li pesa la
penna e a u
risposto ve 'l dirò.
Sete avisato di quanto à seguito per insino a l'utima auta d'amici:
tutto è fatto a fine di bene chome che di prima l'andasse cerchando.
Ora, perché detto gli era d'alchuno, per levare via biasimo diliberò
mi partissi e sì ò fatto ma se fosse da tanto tutto questo non
bixongnerebbe, or di tutto sia lodato Idio.
Dite no mmi intendete bene e che chiaro vi dicha che vuole dire questo
e non sono chose da dire largho ma chi è savio dè bene intendere e sì
son certo fate. E secondo consigllo d'alchuno amicho, per 2 o per 3
qualche bene si possa fare, che voglia n'abiamo, pure si possa
liberamente fare.
poi arà aute altre lettere mandate poi e risposto a pieno, ma per
insino a qui dicie no mi parta s'altro non ò da lui e chosì farò.
Vo' dite, partendo o per venire chostà o per andare a
chome lascio le
bisongna. Quanto a quelo s'è a fornire pochissime chose e da non fare
menzione se di nuovo non chiedessono, sì che per questo pocho è a
fare, che tosto arà fine, e per questo non si perderà tenpo.
A le
lascierei legate e
riccho e savio, e poi (à) a
metterà a chamino che va a' nostri per
dubitare per questo. E avendo andare a
che o qua o là che vada per ora di qui per un pocho, poi non si fa
altro, si vien levare e 'ntanto si darà ordine quelo si dè fare, che
Dio ne lassci prendere il meglio .
E in questi 3 dì va a
a
debo fare, e sìe quanto mi dirà farò e di tutto avisato sarete e a
cciò non dicho altro.
Sono avisato chome il
domandato questi da
tutto à messo a chamino sì che poi il potranno avere auto e anche
glele farò richordare.
Di
che nne chiegono. Per anchora non ò loro lettere dove il dicha: se nne
domanderano vedrò ben servilli. E mandando, e non sapere di che
ragone, se ne potrè avere danno sì che (è) d'atendere dichino
sopr'esse e secondo diranno farò.
Le
niuno
n'arebe
ci è spese assai chome vedrete. E però diliberato, per lo primo
vi
Dicimi
il farò se nno il manderò a suo
di qui e poi là non è rimaxo altro che rifiuto e non v'è utile, al
presente si resti.
Le nostre
perché
cc'à assai spese.
Secondo dicie
anchora non è da muovere per mettere qui per le spese ànno aute d'
là e poi a ritornare a le nuove. Se qui aranno
provedere e di tutto è avisato
in queste si parte in questi 3 dì per ire a
s'intenderanno.
Le 6
chi nne lavora è fornito a questi dì passati per un pocho. Poi i
nostri di
se n'aranno se di nuovo no fanno! Ònne scritto loro quanto bisongna e
sechondo diranno farò: dàccisi le migliori ci sono per
e di
Vo' dite che 'l
perché arà del suo e que' di
e ch'i'
per la vostra di mandare a deto
prendesse di chostà lo scrivete loro ch' esendo qui manderò chome mi
dite e aviserònne.
finire, il farò e se nno manderò dove sarà detto.
In
33 e ce n'è soprabondate per un pezo.
Dite potrà esser alquante
quand'ànno
Sopra
viene da
volta da
secondo che fossono e se non veghono la chosa cho l'ochio qui non vi
sano dire sopra, sì che altro di ciò dire no ve ne posso. Come detto
v'ò la
d'
risposta l'abino auta, che ssì piaccia a Dio. E
voi e a
Se que' degli
e prendono più non debono avere.
Questa lettere è tenuta insino a dì 3 d'
mandarla. E di poi dì primo per da
quanto dite inteso: dicho per questa a bastanza sì che a ciò non è risposta .
Da
ragone segurò quanto dite.
A dì 30 di
ire a
non mi parto, se posso, insino che arà sua risposta e poi segurò
quanto mi dirà.
Se vengnno a partire per venire o costì o
una volta, prenderò quanche
ciò si provederà.
I' ò
150 d'
detto a
dicho quanto bisongna.
Né altro vi dicho per questa. Cristo vi guardi per
1 a
Di poi insino a dì 30 de l'altro ò mandato a
a
in