pasato ricevetti tua lettera fatta in
alegreza pensando venissi qua che arei auto grande piacere di vedertti e mostrarti
una tua
per gli mali inchonvenienti che me ne sono achorsi, ora è pure chossì e altro no
ne posso.
Anchora arei auto grande piacere di mostrarti i
è potuto esere e lla chagione ò intesa, sia chon Dio, sarà una altra volta di che
arò grande piacere ma vorei fosse tosto chon vostro achonco e, se fosse a mio
volere, sarebe domatina. Idio ne
Fui avisato per detta lettera la chagione il perché venisti a
piacere, pure sia istato chon vostro onore e profitto che nne arei piacere chome di
charo
l'òe nello chuore.
Di quanto v'è stato detto per alchuno da
v'à detto il vero in però cho llui non ò chonpangnia niuna: ben ò sentito che ànno
mesa chostì alquanta
chi ssi sia e mai no llo vidi ch'io mi richordi, bene credo vegendolo ch'io
lo chonoscierei poiché dite istette chon
a lodare per detto di
Ma io mi do grande maravilglia di quanto mi scrivete di detto
avessi l'agio, per questa chon sichurtà chome ad amici ve ne direi molto a pieno
dandovi alchuno asenpro buono a mio parere.
che venendo a praticha de' fatti nostri e miei elgli difese molto la vostra
ragione chontro a me e pertanto mi do g
lui. E potrebe intervenire a voi chome a cholui che avea uno
una volta che avendo bisongno d'uno suo
detta chagione sanza chiarissene altrementi gli tra
il chontradio e diventarono amici pùe che mai: chosì potrebe esere di questo fatto
di
Dello non potere venire qua chome vi credeste mi gravò forte e dicho tanto che se
llo sapeste mi parebe duro a crederllo ma tutto si vole dire sia per lo melglo. Arei
auto charo di chostà m'aveste iscrito chome per questa diceste di fare, credo
n'è chagione il mio no ne aversi fatta risposta a quella mi scriveste da
sa s'i' òe auto volgla di fare risposta ma per molte chagioni no ll'ò fatto. Ma se
Idio mi presta uno pocho vita io vi ristorerò per modo vi rincrescieranno le mie
lettere: credetti pocho tempo fa farllo a boccha e già avea
mi manchavano, poi no volle
m'era venirvi a vedere tutti.
I
arà iscritto a
dispiacere: sono delle chose che dà la
Non puote dire chosa di me che per questo né per altro da lui io potese mai
levare l'amore, no llo mi dotò la natura che a chui i' òe voluto bene io ne possa
levare l'amore chosì tosto chome fano molti e, se aremo a vivere e a punto gli vengha,
il vedrà per opera.
Di rachomandarmi
chome io ebi chara la sua lettera ch'elgli mi scrise da
e simile quella mi scrise da
lla chosa sia proceduta d'aversi poi istranato da me, non so la chagione: duolmene
insino alla mortte e altro non ne posso, per me no rimarà ch'io no sia quelle debo e
ssì cho llui. Non ti posso dire altro per questa e questa no volglo tenghi per
risposta, sarà chome pue tosto potrò inn altra forma che arò pue agio e dirò pue
lungho. Vorei che potese esere a boccha e se
fare vantagio, ch'è pùe giovane, verei insino a
pùe charo arei venise a vedere la sua
ti posso dire altro per questa, che Dio vi guardi senpre
per
in
1395 d'