tornata
vi trovate non mi lasceranno. E io non so bene i costumi
della terra; e temo s'io venisse a voi, non torvi troppo
tempo.
Io disidero, fra gli altri, d'esser vostro servidore e di
priegovi reverentemente, signor mio, che dov'io abbia verità
e ragione, io vi sia raccomandato; e non altrimenti: e che
voi degniate ricever me e le mie
l'uficio che tenete; che dove alcuni mi sbigottiscono per lo
braccio avete del
perchè siete tale ch'avete a calere Iddio, e siete uomo
ch'avete paura dello errare.
Do! savissimo uomo; el vostro
per avere io v
ebbi quell'
una vile
Pratesi: e allora
mano ciò ch'io avea. Or se poi Iddio m'ha prosperato, perchè
mi nuocono le v
però iscemate! E ora so ch'io sarò qua caricato. Conchiudo
reverentemente, che vi piaccia dire a' vostri
dello spaccio di questa quistione. Iddio mi dia grazia ch'io
vi possa meritare la noia vi do per questa lettera. E
facciami grazia ch'io sia vostro servidore: che bench'io sia
disutile, ancor m'arete caro, e sarete contento non aver
operato contr'alla ragione. Se altrementi fosse informato
dagli uomini del vostro
piedi; e i
conservi nel vostro buono stato, e facciavi suo amico.