liberalità, la quale io ho molte volte
era da fare quello che con uno buono zelo e ardente animo feci già ad
rimandare; perchè rompea la via dell'usato battesmo povero, col quale
io l'avea accettato; o s'egli era da fare come feci con
molta reverenza non pote' contradire, quando avendo io rimandato, mi
convenne la seconda volta medesime ricche cose vergognosamente
accettare. Ora, molto pensato sopra i doni i quali non v'ho meritati, nè
sanza grazia o forza che Dio mi dia non penso mai poter meritare; in
fine, da me medesimo, e da cui io amo e temo, son consigliato ch'io
come isforzato rompa il voto; e sono costretto da voi usare le vostre
cose in
soprabbastavano l'altre cose che vanno a torno tutto di, che nol cale
ripetere. Priego Dio
rendere a voi o a chi di voi sarà.