lettera; la quale, per lo buio della sera, a pena trascorrendo pote'
leggere. E di voi m'increbbe, veggendo in quanto rincrescimento
entravate per avere a venire voi ora a
avavate, veggendosi oltraggiare; e come più ve lo recate a cuore per
l'essere uomo solo, ec
viltade; ma, a mio parere, più sapere e più cognoscere. Onde vinto dalla
pietade, ritrovai
proposito; cioè, o che 'l
villano; o che se e' viene, e' si stia in sulla piazza, e noi verremo dentro.
E dissigli intorno a ciò mio parere. Egli, come persona accorta e piena di
buono amore, disse ch'io vi scrivesse che per nulla non ci venisse, e che
volea
sè da'
io gli puosi in mano la vostra lettera, e dissi:
bene a mostrallavi, poi che non m'è imposto vel dica. Leggete questa a
vegghia, e domattina me la rendete: però ch'io gli voglio rispondere di
messa io torni per ella: e così farò. Questa fo per tempo, e penso
mandarla a voi per lo
che iersera senti' n'andava stamane.
ieri lo vidi più volte, e di sua venuta a voi nulla mi disse. Ora pigliate
partito voi a vostro modo; chè l'amico vostro non curo io, se non come
voi
della
spendio, e di meno tempo.
Io perdono alla discepola mia, a cui io ho insegnato, s'ella non mi
risponde, poi che mi fate fede ch'ella è sotto la
Le novelle della
rinfreschino e raddoppino. Dio ci aiuti. Sarà pur bene intendella una
volta con l'amico vostro; sì che intorno a vostre
stato, possiate provvedere; e che vi ordiniate sì, che l'
acconciandosi il tempo, venirvi a vedere una ora; or non so quando
possa esser però.