rinnuovano nella mente a esser vere più tosto che false; e voi sapete
che le fortune innanzi vedute sogliono meno nuocere. E però vi conforto
a far di que' pensieri; sì che se troppo invidiosamente fosse trattato alle
ho veduto che de' più accorti di voi si provveggono per altrove. Or
queste non sono cose da bandire, però che gran male sarebbe, avendo
voi vostro dovere, ad abbandonare la patria vostra, che come a padre e
che al vostro uscio sia venuto chi ha scritto tutta vostra
Penso che
recarvi a
siate allora; sì che a
operazione. A una a una si debbono fare, per l'ordine dato per lo
Io v'avviso di ciò ch'io so; e priegovi che di queste cose che dà il mondo,
le sappiate valicare: chè il contrario faccendo, vi spezzarete il capo e
l'anima. Siate contento di ciò che Dio permette, a similitudine di quel
sapea: e perchè s'accordava d'ogni cosa col volere di Dio, fu santo. Voi
avete pur a morire; e questo mi confessate. Or che arete fatto per
disperarvi delle cose che dà il mondo? e' perdesene l'anima, quando
s'affligge troppo contra quello che piace a Dio. So che pur volete vivere!
e le frutte vi sono venute meno per poter dar bere a uno amico: però vi
mando parecchi
Per la tolta di quel
contra noi Fiorentini, e nostri terreni e
aspro; dove prima parea ci volessono trattare vicinevolemente. A Dio
v'accomando; e noi aiuti.