suoi
del non avergli visitati, cioè
avate aute, ec
la
del fanciullo, pur ch'io non ve n'abbi isconcio: però ch'io mandai a dire,
quando foste bene
andando a
sapete, che è cortesia far della volontà altrui la sua, come a voi
naturalmente sia malagevole. E però non ve lo volli dire io, perchè meco
non pigliaste scandalo. A me incresce solo della spesa avete fatta di
lascerò andare, e scriverollo con l'altre cose; e cavar non li debbo i
con che l'avete rimandato.
Quando fia voler di Dio, che n'ho pure un poco di speranza, che siate
fuori di tante spine e sollicitudini, in che siete e avete occupata l'anima e
legata alle cose basse, vili e triste del mondo; oh vo' arete che diletto e
che pace delle cose che or vi stanno nascoste in quelle sollicitudini e
impacci ch'avete! E allora fia tempo, e non mai prima, che
mansuetamente udiate chi v'ama, e chi vi disidera onorato innanzi a Dio
e alle genti. Ora l'acqua è torbida, e non si vede fondo: allora, per la
chiarità, si vedrà tutto. E direte molto peggio del tempo che spendete
nel raccogliere e crescere ricchezze sopra ricchezze, che sono uggia tra
l'anima e Dio, che non dite ora del furore de' nove
metteste l'anima a
divotamente ne richeggio cel presti. E di me spero non direte come di
potrebbe dire: Il fatto è, che l'avesse
v'ho; e credo aver pochi
Credo che per cominciamento del rimedio, all'onor vostro, sarebbe
questo il modo; che nelle orazioni vostre vi gittasse innanzi a Dio, e a lui
solo vi raccomandaste, e pregastelo che vi mostrasse per sua
misericordia la via che areste a tenere. E egli è impossibile che se in lui
vi fidarete, che e' non vi esaudisca. So bene che e' dice questa parola:
L'uomo delle ricchezze nulla si ritroverà in mano, e rimarrà gabbato.
Forse di queste cose farete beffe del mio scrivere; ma tempo verrà che
non farete così, ma direte: Dopo
fedele; e anche contra lui fui ingrato di non conoscerlo. Ma i fatti miei
non vanno con quegli di
v'amo in quel modo v'amava egli; cioè, che l'anima vostra si salvi; e la
vita vostra sia tale, che appresso alle genti ne siate onorato.
tanto savio e tanto buono, tanto digiunava e tanto orava, che e' non
facea mestieri che riprendesse gli amici suoi; ma sola la vita sua, e
considerar lui, era continovo ammonimento e gastigamento del mal
vivere. Io mi conosco vile di senno e di bontà, e pieno di difetti; e però
non basta a me con voi starmi come
perderebbe, non che s'acquistasse: ma solo perchè mi piace la verità, e
amovi, è mestieri ve la dica; e riprenda il fallo, quando vedrò sia tempo.
E voi siete tale che, per grazia di Dio, l'udirete. Salamone dice: Riprendi
il savio, e ameratti; ma lo stolto t'arà in odio. Questo pur dirò. Non
vedete che essendo voi d'etade presso a LXX
il dì e la notte avete che fare
Dio, e uno dolore a chi v'ama. E perchè? per vivere? ch'avete tanto da
vivere, che dareste uno
voglia, e sì ve n'aiuti.
Non mi rispondete, perchè a bocca il potrete fare; e non arete questa
noia. Per la fede di
stasera; e la penna e buona volontà e amor di Dio m'ha fatto fare uno
Domane sarò con