che sono stato in sul vero. Voi la pigliate poi come vostro fatto, a
vostro modo; chè sapete meglio ch'altre la vostra intenzione.
Non mi dolgo, chè non sarei amico; però che l'amico tanto ha
gaudio, quanto vede godere l'amico suo. Ma la maraviglia non so
tenere, che alla prima giunta d'uno
che sia, siano poste da parte tutte le fedeli cure de' vostri
tutte l'antiche amistadi e amori, e io meschino che v'ho servito XX
vostra e mia, siamo tutti messi in abbandono, insino a mettere in
paura e in bando di costui la donna vostra. Le vie vecchie sogliono
condurre a sicuro porto; e' viottoli che vanno per lo bosco, per
raccorciare, conducono alle volte nelle caverne de' lupi e de' lioni.
E tanta
Salamone, solo amico, non fosse meglio che tutti italiani; e che
filosafo fu Teofastro; che volle che prima giudicassimo, che
amassimo. E però dubito che tanta sopravvenenza d'amore novo,
che dovea venir poi, non v'abbi fatto errare. Priego Iddio con tutta
la mente voi non abbiate errato; e che sia quell'uomo, il cui
consiglio e esempio vi faccia lieto vivere, e in pace passare per
questo secolo; sì che in ogni tribolazione godiate: eziandio, se
fosse bisogno, perdendone gli antichi amici ogni lor consolazione
usata; chè maggior fatto per voi patirebbono, di tali avete.
Guardivi Dio. E io cerco di farvi godere ne' motti usati. Pur dirò
questo. Dieci
fidiate uno grosso; e a uno fidate prima la persona, che gli
tocchiate la mano. -
L'amico vostro.
«Ho intesa la tua lunga, fedele e amichevole lettera sopra 'l
da
lunghezza di
avendogliene io, per servirti, fattonegli dire e scrivere; e far sì, e
dalla lungi, quanto ha fatto, più tosto, a qualche buon fine,
fuggendo che appressimandosi; e più fuggendo di rispondere:
avendo io commesso a mio come figliuolo
insino a XVIII
tentava per farne avviso. Insomma, io non sono consigliato da
temperate e oneste persone ch'io prenda a meno che a 28
per 100
servirti, non gitti il
prima: e s'io errassi, essendo le terre sì lungi e isconce a' Pratesi e
a' Fiorentini com'elle sono, abbine consiglio; e vo' confessare aver
torto, e venire a ogni menda. Guarditi Dio».