per vizio nostro, l'abbiamo
che non ti fidasti per la
ogni cosa gli avviene adopera in bene: e però non è d'averne malinconia: fia per
lo meglio; chè una foglia non cade dell'àlbore sanza permissione di Dio. Caro
avevi la tornata ora; e io ancora: non per me, ma per tuo bene e
a bocca si diranno e faranno delle cose, che la penna non le potrebbe. Per la
prima
vedrà volentieri, per tuo amore e per altre: chè lui non abbandona ne' maggiori
bisogni possa avere. Da lui l'udirai, e dalla verità, s'io gli sono fedele, e
forse solo, amico in
Dio; per cui io l'amo, non per niuna sua cosa. Per altra t'ho ancora scritto,
che quando udirai le ragioni per ch'io solo, da mio propio senso mosso, feci
scrivere costà per
partivi del paese, e per altro ti dirò a bocca e di presenza. A
assai raccomandato.
A
puntellate io dava a
vedea buono e posato uomo; e per questo l'ho sempre amato: e di
diligente cura; e insegnaralli, sono certo, con lo 'ngegno vincere ogni natura
avesse non buona; e d'esser lento o simile, non amentato, cioè con far de'
ricordi, e con avere sollicitudini, ec
lo passato.
all'
Se 'l vedrò, dirò metta qui qualche cosellina di quelle che fa, per far ridere
scrivo per fretta.
A
certo non bisognava, e sì per lui medesimo, e sì per te; chè chiaro sono il
lascerai bene. Tua lettera a
fidatamente. Guarditi Dio. -