veggiendo i fatti di costà andar per lunga intorno al tuo spaccio. Ogni cosa il
buono uomo, che gli avviene sanza suo difetto, pensa sia per lo meglio: così
voglio facciamo tu ed io. Dolgomi della
disabitata: e della spesa delle
commettesti, perchè a tali cose sono timido: e tutto ho scritto a capo a capo, e
da cui: e l'altra sera, ch'era con mente isfaccendata, ne fe' conto di quanto
ho auto da
Se una infermità di mia donna lunga non me ne sollecitava, attendea me gli dessi
di tua mano; e a me nulla monta, chè meco dormono que' pochi c'ho alle volte.
Essa
seppi, che di ciò ti contentavi; e chi avea a torre, avea tolto: e la
che poi la toglieva per quistione avea co' figli, s'accordò con loro in sul
fare il
l'
con fede e con diligenza. El
pochi dì fa ne trassi uno
abbondanza; e l'
solea qui bere, fa con l'acqua. Haccisi dentro, con
lunghe: ma puoi, se temi del giugnere qua, e se morissi, che 'l tuo non venga a
cui non vorresti, far costà prima uno
tuo
intera e libera dia a colui cui gli hai posto in segreto: e fa' una lettera, o
più, a colui o coloro cui ti piace, e di' loro il tuo segreto; cioè, che tutto è
perchè la l'abbia il tuo picchino. E come se' poi qua, tutto acconciaremo; però
che sanza
sarebbe tua
buono pensamento, però che ti potresti pentere, o ventare egli uno cattivo, e
non ne saresti mai contento. E a tutto ara' modo quando ci sarai.
E' non m'è possibile stare nè fare stare in
uno o due, l'altro dì niuno. È bisogno trovare uno nel porti tutto: e questo
fia malagevole, perchè in questa terra non ha uno
Profersilo a' Frati de'
ricordi bene, tu non mi scrivesti d'
prima, come arei io
si potrà: che nel vero, a me è suto malagevole a 'ntendere tua intenzione già fa
uno
per iscusato: e se pure a te non paresse, Iddio m'ha veduto, e non credo di
nullo tuo fatto avergli dispiaciuto: sì che arai pazienza. Non è che s'io
l'avesse in
ragioni dette.
Io non so chi ti mette nel capo mortalità di qua. Mai ci fu gente più sana da
più
costì, che sì si parta per uno
contenta egli e io, che e' non sia cacarcioloso come molti, che pensano Iddio
non sia in ogni luogo. Esso dice con la bocca del Profeta, che statuto è il dì
della morte a catuno che nasce, che non si può passare.
Questa
pace. E
accordo ce ne veggio. E di farti mettere in nostro
la
'l pensi. Vedi, Iddio ti fa solo, e invecchi cogli altri, ch'abbiamo il piè
nella fossa; e pensi di contratti ch'affoghino l'anima; e vuoi cambialla a un
poco di metallo rosso: che di ciò se' poco pratico
uno tesoro eterno a un poco di terra rossa. De! tu arai che vivere, e
avanzeratti
scritto; che veggio stimi le cose del mondo cento tanti più ch'elle non
vagliono. Bastici avere la vita onesta. E' pazzi vadano arricchendo, e morendo
ismemorati. Perdonami, che 'l cuor mio ti parla più che la penna. Raccomandoti
genti, e d'esser sollicito. E lasci fare a Dio, e gli darà più
bisognerà. Sono