l'avervi dimenticati; ma attendeva potervi scrivere più fermo: e prima,
dell'esser liberi dalla
alle mani con chi aiuta questa pietade e giustizia. E disse: Sta' in punto, chè
a questi dì manderò per te, propio in sul buono; e se vieni prima, tu ci
isconci: e la cosa poni per fatta. Noi non pensavamo far liberagioni per
partito; ma trapassare. A questa ho pensato si faccia. Ed èvvi la
disposta.
Or per questo non mi mossi a scrivere: ma a confortarvi del
udito de' due
quali due sono
due onorati
cura d'acconciare ogni errore e ogni traversia o quistione che nascesse fra
qualunche, o in qualunche conto; con l'aiuto de'
veduto i detti
fatta assai allegrezza; e hannogli auti, e molto confortati a far dir bene di
loro e dell'
il morto nostro. Et essi hanno risposto; che, colla grazia di Dio, il fine
lodarà l'opera; sanza volere eglino mai vedere o toccar
rimasono, esser detti nuovi
oggi alle 18 ore insieme; e dare forma e principio a questo bene, sì che la cosa
vada pe' suoi piedi.
Hovelo voluto scrivere perchè sappiate ciò che si fa; e per confortarvi di
quello già il
e per lo primo assalto; ma istandovi su, non crederei fosse degna gelosia. E
istimano i savi e gravi uomini di
lodare il bene per bene, che la
di cosa di Dio e dell'anime quanto di questa: e riderete della pena n'avete
auta nell'animo; nè mai mi voleste meglio che vorrete. E, grazia di Dio, io ho
catuno mostrarrà la verità, per che via abbia ad andare. Che certo, e' ci ha
bene tanti de' cattivi e amatori del
sospettare; ma non dell'
d'antica buona, nuova cattiva; che cessi da me questi pensieri. Se ho a far nulla,
scrivete. Sono tutto vostro, e a' poveri vostri legato in anima e in corpo.
Lodato sia chi l'ha fatto! -