Io v'ho per molte scritto quant'io sono di
quanto io v'ho raccomandati i fatti suoi, i quali riputo miei, perché così
veramente sono. E di quanto avete fatto per lui vi ringrazio, e hollo più che se
per me propio l'avessi fatto. E ora più che mai ha bisogno dell'aiuto e servigi
vostri, come per lui vi sarà scritto più compiutamente.
Egli ha costà il suo giovane co'
così ha dare altrui. Vorrebbe, per onore di lui,
essere
e'
però in questo vi vuole faticare, come appresso vi dirò.
Vorrebbe che voi vi faticassi in veder modo che la
cercasse di dare in
vi de' avere: e se nulla mancasse, vuole che voi promettiate e
e egli gli
costà.
sua
ciascuno che da lui dovesse avere: e vuole che per lui ve n'
di tutto vi conserverà sanza danno. E io ve ne voglio essere
che mi dice vi de' dare circa
E dove si contentassono di pigliare la
contento dare a ciascuno x per cento di
de' avere da lui sia versa vice, riavere il suo,
ch'egli ha costà, e 'l giovane, e'
Per che quanto posso più strettamente vi priego che, per amor di me, non vi sia
grave a durar questa fatica, come se 'l fatto fosse mio o vostro propio, e
pensare ch'egli abbi sua intenzione per quel modo vedete sia più giusto, e più
fattibile e onesto: riputando ogni cosa che per lui farete, riavere io propio;
la qual cosa mi sarà di troppa singular grazia. E perchè lui, o vero i suoi di
qua ve ne scriveranno più compiutamente, non vi darò più fatica io: e forse ho
scritto troppo; ma la virtù vostra m'assicura, e l'amor ch'io porto a
m'ha costretto.
Se si dicesse, che parte della
che que' vostri debbano avere; rispondete, che ve n'ha tanta, che ben si può
disarrestare la sua, vogliendo fare quello che voi vedete: sì ch'a questo
provedete come il caso richiede. Sono a' piaceri vostri. Iddio vi conservi nella
sua grazia. In
Egregio viro