Al nome di Dio, a dì 9 di
gennaio 1409.
In quest'ora n'ò una vostra. Perché sono ore 21, dirò brieve. De'
due venuti dal
Chardinale del Puoi e dell'ordine dato, non è altro a
dire: Idio vi dia pace. Non so che dirmi: provedete a tutto chome vi
pare con buono consiglio. Se qui abiamo a fare nulla, mandateci
Puccio e una delle
bestie. Se qui verrà il
Chardinale, se gli farà la
schusa per me, per quello modo parrà a tte e gli amici miei.
De'
danari avuti da
Stefano e dagli altri, non è altro a dire: mandategli
quando potete acciò che s'
achoncino. E se bisongno avete di
danari, togliete di que' della
Ginevra. Stasera vi scriveréno più conpiutamente,
e dirénvi sopra
debitori e sopra più altre chose. Stamane
vi scrivemo per
Lionardo di frate Ventura, il bisongno.
Non si può più dire per questa. Cristo vi ghuardi. Per
Francescho, in
Firenze.
Monna
Margherita, donna di
Francescho di Marcho, in
Prato.