Al nome di Dio amen. Fatta a dì 28 di
giugno 1384.
I questi dì pasati vi scrissi per lo chamino di
Genova e simille a diritura per
uno amicho ch'à nome
Istefanuollo da Beluscho: da te n'atendo risposta e
simille da tre mandate prima.
Per altra t'ò detto chome a
Cremona no si posono avere i
chapegli di
pagla
domandi per meno di
s
. 9 1
/2 - 10 e chosìe mi dicie
Basciano che
Ghirichoro t'àe
avisato del
pregio: dirai per la prima se gli voli o sìe o no a
pregio ti dicho.
Avisati per altra
pregio di
sproni d'ogni ragione e chosìe i
pregio delle
choregie della chisa atendo da te udire se n'ài bisogno di nulla. De
fodero che
voi per tua
madre per anchora no l'ò
chonperato perché sono istate serrate le
botteghe da 8 dì per la mo
rte di
Madonna: dirai per la prima se lo vogli
chostì o a
Firenze sì che io sapi dove lo debo mandare.
I questa ti mando una lettera mando a
Franciescho di Marcho preghoti ha
mandi a
Prato o dove sarà sì che io n'abi risposta che poi sono qui non ebi mai
lettera da lui, uno pocho n'ò maravigla, e se niuna lettera ti manda ve
ngha
a me fae di mandallami per salvo modo. Idio vi ghuardi senpre.
Tieri di Benci saluta di
Melano.
Franciescho di Marcho e
chonpagni,
in
Pisa.