Al nome di Dio, amen. A dì 13 di
febraio 1394.
A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno e di poi ò 3 vostre, l'una a dì
8 de dì 27 e l'altre dì 2 de dì 28 e dì 11 per 'l
Mutolo una de dì 6. E chon
esse lettere da
Firenze e
Vingnone, risposi loro, a voi achade pichola risposta
sì dite brieve.
Vo' dite per la
choverta de dì 6 che detto dì m'avete iscritto cho lettera di
Guido di Domenicho: questa non ò aute anchora, troppo penano a venire
queste vostre lettere!
Dite per la prima
pregio di
lane di
San Mateo e non manchi e se quele si
lava chostì si
schoscia o nno. E, perché si
lava ad aqua freda, dite chome
tornna quella vi si
lava e che spesa è la ispaccata di chostì e non manchi.
Rispondete e chome vene e che a
danari e che a tenpo.
Apresso, direte a
Firenze se queste
lane di
San Mateo vi si
lavano
chostì pe gli altri se si
schosciano.
Bartolomeo di Francesco è suto qui, questo dì s'è ritornato a
Vigliana e 'n
questa sarà una sua lettera, rispondete. Credo se n'andrà a
Vingnone.
Pepe
lb
. 30,
belidi 95,
michini 55,
canela fine 50,
mezana 35,
domaschini 48,
noci moschade salde 65, rote 55 cento,
gherofani
s
. 34,
ghalingha 10,
mace
grose 15
libbra,
capperi alesandrini beli nuovi si sono
venduti
lb
. 4
s
. 5
cento a
danari.
Dite
pregio di
chotone e se ve n'è e che
roba e quelo
chosterebe a tenpo e che a
danari, fatelo.
Saràcci 2 di
Bruno che manda da
Vinegia
Zanobi di Tadeo, datele.
Chanbi per chostì e
Vinegia 4 1
/4,
Pisa 3,
Parigi 1 1
/2 per cento pegio,
Brugia
s
. 31.
Né altro vi dicho. Cristo vi ghuardi per
Tomaxo di ser Giovani in
Milano, dì 14 la mattina.
Francescho di Marcho e
Andrea di Bonanno, in
Gienova.