Al nome di Dio, amen. A dì 19 di
gienaio 1395.
L'utima vi scrissi a dì 15 co lettera di
Iacomo Micheli, aute
l'arete. E di poi a dì 16 co lettera di
Pedrulo Tancio n'ebi
una vostra de dì
11 e con esse quanto mandasti, fe' dovere
a voi rispondere.
Trassivi insino a dì 15 in
Bartolomeo Gharzoni f
. 150 per
lb
.
[] inperiali da
Iacomo Micheli: areteli promessi e al
tenpo
pagati
[] posto a
conto de' nostri di
Vingnone.
E come vi dissi da
Vingnone vi dè 'ser
rimessi
danari: se li
potete sostenere insino abiate de' loro fatelo e
resto
rimettete qui come prima si può perché cce n'arà bisongno per
chose s'è
a fare [].
Per questa e per altra vegio
Iacopo suto a
Castelnuovo per
contare con
Domenicho e come vi mancha il
conto de'
guadi da
Vinegia il quale aveano mandato pù dì è che si perdè. A
Vinegia ò scritto di nuovo il mandino: se l'arò
[] la
copia come dite e aviseròvene.
La lettera di
Rugieri de' Ricci che qui scrisono a'
Boromei
come v'ò detto v'ànno mandato e a loro scritto quant'è suto
di bisongno sì che aute l'arete, rispondete. E altre lettere
non bisongna
[] loro per me al presente.
Come vi dissi e pare questi
Boromei abino costì chi non li
serva a loro modo e per tale vi comettono loro bisongni
[] mi dicho e pocha brigha vi daranno. Vedete se li
po
tete servire che son tenuti richi e
danari ànno asai.
Ànovi
[] scritto: arete risposto loro come vi sarà
paruto e detto
[].
Di pù nuove e di pocho farsi di chostà sono avisato:
[]
provegha a quelo bisongno fa.
Pare
Fazino Cane sia tirato dove si temea: tosto
[]
sapreno di certo e al mandare
roba areno righuardo che danno
non si riceverà, se piacerà a Dio.
Lane di
San Matteo ben
lavate
lb
. 15
s
. 15 in
lb
. 16 cento a
danari.
Fustani stanno a l'usato a
s
. 53 in 54 e fini. A
Barzalona
sono
[] a
s
. 26: farebese bonisino a mandare ora per
Pisa
[] questi
pregi volendo
rimettere i
danari che ssi
conpra meglio.
Zafferano e altre cose aviso.
Cristo vi ghuardi per
Tomaxo di ser Giovani in
Milano, dì 20.
Francescho di Marcho e
Andrea di Bonanno,
in
Gienova.