+ Al nome di Dio. Ame. Fatta a dì III di
giennaio 1393.
Prieghovi che mmi atteniate quello che mmi promettesti, di spacciare
il fatto mio per queste feste che ssono passate. Non mi pare
chell'abiate ffatto. Io n'òe un gran bisongnio di questi venzei
fiorini
che mmi avete a dare. Sapete bene quanto tenpo egli è ched io gli
servi' chon grande faticha.
Io vorrei sapere se volete ched io chonpia il
lavorio vostro di
san Franciescho al
pregio ched io vi lasciai la
scritta di quello ched
io ne voleva il meno, e fovene grande apiaciere; e questo fo acciò che voi
crediate ched io vi voglia servire e bene, chome vi dissi quando venni
chostà.
Prieghovi che mmi rispondiate presto, inperò ched io sostengho due
lavori, l'uno è in
tavola d'altare e l'atro ène i
muro, e sono grandi lavori,
e però mi chonviene sapere la vostra volontà, chè ssed io fo il vostro
lavorio lasciere' e no pigliere' a fare altro
lavorio.
Per lo vostro
Nicholò di Piero dipintor, al vostro servigio. Idio vi
guardi senpre.
Franciescho di Marcho in
Prato.
.N.
Da
Firenze. Dì 4 di
gennaio 1393.