<TEI xmlns="http://www.tei-c.org/ns/1.0"> <teiHeader> <fileDesc> <titleStmt> <title /> </titleStmt> <editionStmt> <edition /> </editionStmt> <sourceDesc> <msDesc> <msIdentifier> <country>Italy</country> <settlement>Prato</settlement> <repository>Archivio di Stato di Prato</repository> <idno /> </msIdentifier> </msDesc> </sourceDesc> </fileDesc> </teiHeader> <text xml:id="text" n="Datini"> <front xml:id="front" /> <body> <div xml:id="div" n="DATINI"> <p><div type="ref"><milestone type="book" id="1" /><pb n="18" />Poi vi scrissi per <lem type="0" ref="#6675"><lem ref="persName">Simone</lem></lem>, ho auto tempo più volte<lb /> d'essere con <lem type="0" ref="#245"><lem ref="persName">Ambruogio</lem></lem>, e con lui sono stato lungo spazio; e<lb /> inteso bene il fatto di quegli <lem type="0" ref="#4230"><lem ref="#sm">maestri</lem></lem>, e ogni circunstanza:<lb /> e oltracciò, ho udito <lem type="0" ref="#893"><lem ref="persName">Bartolomeo</lem></lem>; il quale, per sua cortesia,<lb /> come m'udì ricordare, disse la volea lasciar <lem type="0" ref="#1992"><lem ref="#verbo">conciare</lem></lem> a me.<lb /> Ora tutto raccolto, ad <lem type="0" ref="#245"><lem ref="persName">Ambruogio</lem></lem> (che è di quelle persone<lb /> ch'io posso metter per amico) non pare in niuno modo che,<lb /> dove che la cosa finisca, costà abbino a venire <lem type="0" ref="#4230"><lem ref="#sm">maestri</lem></lem> a<lb /> vedere il <lem type="0" ref="#3937"><lem ref="#sm">lavorio</lem></lem>, come s'usa in simili quistioni, a ogni<lb /> <lem type="2" ref="#2016"><lem ref="#sm">Consolato</lem></lem>; ma che qua se ne faccia più tosto conto: perché<lb /> dice, che chiunche l'arà qua a stimare, il metterà per<lb /> <lem type="0" ref="#3937"><lem ref="#sm">lavorio</lem></lem> comunale; chi 'l verrà a vedere, il metterà per<lb /> dilicatissimo. E di questo dice si creda a lui. E bench'io il<lb /> dica malvolentieri, perchè par superbia, io il dico a buon<lb /> fine: sappiate ch'io ho sì servito <lem type="0" ref="#245"><lem ref="persName">Ambruogio</lem></lem>, che uscirebbe<lb /> del mondo, s'io gliel dicesse. Questo ho detto, perché vede<lb /> che 'l fatto io l'ho recato a me, e perchè gli crediate.<lb /> Siamo stati con quattro <lem type="0" ref="#4230"><lem ref="#sm">maestri</lem></lem> di quel membro che è<lb /> <lem type="0" ref="#893"><lem ref="persName">Bartolomeo</lem></lem>, fra' quali fu uno che con <lem type="0" ref="#893"><lem ref="persName">Bartolomeo</lem></lem> non si<lb /> parla. E, a fare un fine d'ogni cosa, io vi dirò il parer<lb /> loro, che quasi tutti s'accordarono; e come io la<lb /> giudicherei, s'io l'avesse a capitare. Tuttavolta io la<lb /> rimetto in voi; che o vorrete ch'io la capiti, o vorrete<lb /> <milestone type="book" id="1" /><pb n="19" />ch'io la lasci stare, o volete ch'io adoperi che<lb /> <lem type="0" ref="#893"><lem ref="persName">Bartolomeo</lem></lem> venga a voi, e ricettivi per padre, e <lem type="2" ref="#6087"><lem ref="#verbo">rimettala</lem></lem> in<lb /> voi, e segua il resto c'ha a seguire: imaginando io che voi<lb /> me ne fareste onore, però che nè voi nè io vorreste torre lo<lb /> sudore a persona. E questo ultimo modo piace a me. Io gli ho<lb /> dette delle vostre bontà, e come in vostre lettere voi mi<lb /> dite bene di lui: e hollo tutto umiliato. Ma di cosa ch'io vi<lb /> scriva, esso non sa niente; sì che in questo avete vantaggio.<lb /> Se volesse dire, Io fo assai conto delle spese ho date loro<lb /> grasse ec<sic>.</sic>, e i dì delle <lem type="0" ref="#2585"><lem ref="#sf">feste</lem></lem>, e ogn'altro: di questo, niuno<lb /> conto si fa qua; però che sempre si mettono per scompesso<lb /> dell'uscire di <lem type="0" ref="#2708"><lem ref="placeName">Firenze</lem></lem>. E tutti trovareste più tosto voler<lb /> lavorare a <lem type="0" ref="#2708"><lem ref="placeName">Firenze</lem></lem> a loro spese, che lasciar le <lem type="0" ref="#2513"><lem ref="#sf">famiglie</lem></lem> e<lb /> andare a spese altrui. E ancora se vorrete stimare le<lb /> giornate, vi rispondo che non vi sarebbe accettato, di simile<lb /> <lem type="0" ref="#4230"><lem ref="#sm">maestro</lem></lem>; però che mai si fa se non per quanto è il <lem type="0" ref="#3937"><lem ref="#sm">lavorio</lem></lem>:<lb /> ed e' dice, che molto misono in vegghiare ec<sic>.</sic>. E di quello che<lb /> dite del far de' <lem type="4" ref="#5754"><lem ref="#sm">ponti</lem></lem>, e 'l lavorar de' <lem type="3" ref="#1947"><lem ref="#sm">colori</lem></lem>, tutto ho<lb /> inteso.<lb /> I <lem type="2" ref="#5840"><lem ref="#sm">pregi</lem></lem> vi mando in questo <lem type="0" ref="#2729"><lem ref="#sm">foglio</lem></lem>, i quali io ho fatti; e ho<lb /> scemata la sua domanda quanto sono stato consigliato, e<lb /> quanto ho conosciuto di verità. E se la cosa vi gitta ove non<lb /> pensavate fossevene avveduto da prima, la <lem type="2" ref="#3953"><lem ref="#sf">legge</lem></lem> dice: Che chi<lb /> ha danno per sua colpa, imputilo a sè, non altrui. Ma<lb /> <lem type="0" ref="#245"><lem ref="persName">Ambruogio</lem></lem> mi dice, che mai non vide simile più bello lavoro.<lb /> Rispondete el più tosto potete, sì ch'io risponda altrui. E<lb /> poi che una volta avete data questa noia a me, che l'ho in<lb /> diletto, fatene mio parere; il quale è, che ci vegnate su<lb /> largamente. E tenete<lb /> <milestone type="book" id="1" /><pb n="20" />certo, che ingannato non sarete da <lem type="0" ref="#893"><lem ref="persName">Bartolomeo</lem></lem>. Io<lb /> consiglio voi come farei me propio; chè in verità ho gran<lb /> piacere che chi s'affatica per me, si tenga bene contento da<lb /> me, o sia buono o sia rio. E anche so, che avendo messo tanto<lb /> tempo per l'anima quanto per queste frasche, mi parrebbe<lb /> doverne andare a paradiso.<lb /> <lem type="0" ref="#3913"><lem ref="persName">LAPO MAZZEI</lem></lem> vostro.<lb /> </div></p> </div> </body> </text> </TEI>