<TEI xmlns="http://www.tei-c.org/ns/1.0">

   <teiHeader>
      <fileDesc>
         <titleStmt>
            <title /> 
         </titleStmt>

         <editionStmt>
            <edition /> 
         </editionStmt>

         <sourceDesc>
            <msDesc>
               <msIdentifier> 
                  <country>Italy</country>
                  <settlement>Prato</settlement>
                  <repository>Archivio di Stato di Prato</repository>
                  <idno /> 
               </msIdentifier>
            </msDesc>
         </sourceDesc>
      </fileDesc>
  </teiHeader>

   <text xml:id="text" n="Datini">

      <front xml:id="front" /> 

      <body>
         <div xml:id="div" n="DATINI">
            <p><div type="ref"><milestone type="book" id="1" /><pb n="66" /><lem type="0" ref="#2864"><lem ref="persName">Francesco</lem></lem>, quello Signore e amore che regna fra noi, mi<lb />
               fa pauroso e geloso di voi e d'ogni cosa che dispiacere vi<lb />
               potesse. E quinci procede che tutto giorno, andando e stando,<lb />
               sono in pensieri de' vostri fatti e dell'anima e del corpo; e<lb />
               ora massimamente ragguardo con la mente quello che sia da<lb />
               fare pe' fatti dell'<lem type="3" ref="#2490"><lem ref="#sm">estimo</lem></lem>. E veggio che alcuni degli<lb />
               <lem type="3" ref="#7233"><lem ref="#sm">uficiali</lem></lem> (non so per che rispetto; forse per giustizia che<lb />
               gli par fare, per qualche mala informazione ch'arà) vi metton<lb />
               spesso in favola fra' <lem type="3" ref="#1967"><lem ref="#sm">compagni</lem></lem>, che voi abbiate <lem type="4" ref="#2696"><lem ref="#sm">fiorini</lem></lem> xv di<lb />
               <lem type="3" ref="#5829"><lem ref="#sf">prestanza</lem></lem>, ec<sic>.</sic>: e ogni volta io fo degli avvisi nuovi, a<lb />
               riparare alle volontadi senza freno. E per queste cagioni non<lb />
               posso tacere con voi: e da altra parte il diletto che<lb />
               prendete al <lem type="0" ref="#5171"><lem ref="placeName">Palco</lem></lem> mi vieta dirvi l'animo mio. Ora io ho più<lb />
               volte udito e letto, che de' due mali si vuole eleggere il<lb />
               meno reo: onde vi dico non mi piace ora la stanza vostra<lb />
               costì, per qualche xv dì, o almeno insino a <lem type="1" ref="#1371"><lem>calendi</lem></lem>, che<lb />
               vorrei foste qua. E sola una cosa è sofficiente a farvici<lb />
               venire; che<lb />
               <milestone type="book" id="1" /><pb n="67" />mi pare che voi abbiate errato a non venire almeno una<lb />
               mattina a visitare <lem type="0" ref="#3625"><lem ref="persName">Guido</lem></lem>; che poi che fu colassù, e poi<lb />
               ch'ebbe posto in assetto i fatti vostri, mai nol veniste a<lb />
               vedere, o a ringraziare pur della noia ch'io gli diedi in<lb />
               quella fine. Ben ch'io getto spesso parole di voi verso lui,<lb />
               che vi sono di grande iscusa, com'io debbo, e com'io so<lb />
               sareste e siete stato tenero di me. E poi quando questo<lb />
               furore dell'<lem type="3" ref="#2490"><lem ref="#sm">estimo</lem></lem> fosse posto in sodo e in pace, che fia<lb />
               tosto, e voi a grandissimi agi potrete fare ogni vostro<lb />
               piacere, e costà e ove vi piacerà. <lem type="0" ref="#2864"><lem ref="persName">Francesco</lem></lem>, io uso agli<lb />
               amici dir molto il vero; e dilettami andare per una via molto<lb />
               larga: e però abbiate per sempre meco pazienza. E cognosco<lb />
               che molto s'usa il contradio. Io il fo con <lem type="0" ref="#3625"><lem ref="persName">Guido</lem></lem>, e però lo<lb />
               posso far con voi. La stanza di costà, per ora, non mi piace,<lb />
               se siete sano a poter esser qua un poco. -<lb />
               <lem type="0" ref="#6610"><lem ref="#sm">SER</lem></lem> <lem type="0" ref="#3913"><lem ref="persName">LAPO</lem></lem> vostro. II d'<lem type="1" ref="#132"><lem ref="#sm">agosto</lem></lem>.<lb />
               Egli è meglio provvedere innanzi al furore, che pensar<lb />
               rimedio poi che fosse venuto. Costoro sono per chiedere balìa<lb />
               a' <lem type="3" ref="#6660"><lem>Signori</lem></lem> di poter crescere <lem type="3" ref="#5829"><lem ref="#sf">prestanza</lem></lem> a chi esce<lb />
               dell'<lem type="3" ref="#2490"><lem ref="#sm">estimo</lem></lem>, e avesse <lem type="3" ref="#5829"><lem ref="#sf">prestanza</lem></lem> leggieri secondo lo stato<lb />
               suo. E però la stanza vostra qua farà tacente tale, che parla<lb />
               male; chè vedranne che voi siete <lem type="0" ref="#1888"><lem ref="#sm">cittadino</lem></lem> e abitante. Or voi<lb />
               siete savio, e vedretene quant'io, o meglio: a me basta dir<lb />
               quello a voi, ch'io direi a me propio. E ben potrebbe anche<lb />
               avvenire che la stanza costà non vi gittarà quella mala<lb />
               ragione di ch'io ho paura: ma ciò v'ho detto per la più<lb />
               sicura via. Io il dico per vostro amore, e anche per mio;<lb />
               ch'io so il dolore e la morte ch'io ne patirei! e ogn'altro<lb />
               se ne sarebbe fuori.<lb />
               </div></p> 
         </div>
      </body>

   </text>

</TEI>