<TEI xmlns="http://www.tei-c.org/ns/1.0"> <teiHeader> <fileDesc> <titleStmt> <title /> </titleStmt> <editionStmt> <edition /> </editionStmt> <sourceDesc> <msDesc> <msIdentifier> <country>Italy</country> <settlement>Prato</settlement> <repository>Archivio di Stato di Prato</repository> <idno /> </msIdentifier> </msDesc> </sourceDesc> </fileDesc> </teiHeader> <text xml:id="text" n="Datini"> <front xml:id="front" /> <body> <div xml:id="div" n="DATINI"> <p><div type="ref"><milestone type="book" id="1" /><pb n="413" />Di più lettere e <lem type="0" ref="#4498"><lem ref="#sm">mazzi</lem></lem> ho ricevute ora ultimamente, e<lb /> massimamente la lunga venne a <lem type="0" ref="#6926"><lem ref="persName">Stoldo</lem></lem> e a me, non farò risposta; chè<lb /> attendo dir di tutto o di parte a bocca, chè troppo arei a fare a<lb /> rispondere. Dirò solo di quanto ho in ricordo bisogni, sanza rivedere più<lb /> le lettere.<lb /> Le lettere avete scritte agli amici stanno in forma, che più <lem type="0" ref="#2061"><lem ref="#sf">copie</lem></lem> non vi<lb /> manderò; perchè io veggio che, quando il bisogno pur vi strigne, voi<lb /> sareste in ciò a me miglior <lem type="0" ref="#4230"><lem ref="#sm">maestro</lem></lem>, ch'io a voi buono discepolo. Sapete<lb /> dir<lb /> <milestone type="book" id="1" /><pb n="414" />brieve e amorevole, quando volete; e l'Ambertano avete tutto a<lb /> mente. Avetemi fatto ricordare quando <lem type="0" ref="#4569"><lem ref="#sm">messer</lem></lem> <lem type="0" ref="#3587"><lem ref="persName">Guelfo</lem></lem> avea il popolo di<lb /> <lem type="0" ref="#1178"><lem ref="placeName">Bologna</lem></lem> innanzi per ammazzallo, e era <lem type="0" ref="#592"><lem ref="#aggettivo">armato</lem></lem>; et e' solo: e seppe sì<lb /> usare l'arte, che rimasono vinti; e non che irati rimanessono, ma egli<lb /> feciono ciò che volle. Così penso addiverrà ora a voi. E non abbiate a<lb /> beffe queste fatiche, poi che 'l mondo tratta così i grandi <lem type="0" ref="#4230"><lem ref="#sm">maestri</lem></lem> come<lb /> voi. Qua sono questi c'hanno il reggimento, e <lem type="5" ref="#1705"><lem ref="#sm">cavalieri</lem></lem> e <lem type="5" ref="#6547"><lem ref="#sm">scudieri</lem></lem>, che<lb /> sono signori della lor <lem type="0" ref="#1889"><lem ref="#sf">città</lem></lem>, e hanno che fare insino con l'acqua alla gola<lb /> da difendersi di non esser male trattati; al modo si tiene oggi per questi<lb /> <lem type="2" ref="#7374"><lem>Venti</lem></lem>.<lb /> Dico bene, che se <lem type="0" ref="#6926"><lem ref="persName">Stoldo</lem></lem> e io v'amassimo di quello amore santo che<lb /> dovremmo, meno dolore ci sarebbe udir dire che voi fosse ben morto,<lb /> cioè in grazia di Dio, che vedervi morire ogni dì una volta; e non so se<lb /> ne piacete a Dio: tante cose e tanti casi e tanti viluppi avete a guidare e<lb /> rimenare, quanti io vidi per li <lem type="0" ref="#1495"><lem ref="#sm">capitoli</lem></lem> scrivavate a <lem type="0" ref="#6926"><lem ref="persName">Stoldo</lem></lem>; i quali iscorsi,<lb /> soli i <lem type="0" ref="#1504"><lem ref="#sm">capoversi</lem></lem>. E non veggio delle cento cose l'una ch'avete a fare!<lb /> Iddio benedetto ve n'aiuti. E penso il farà quando vi farete nescio e<lb /> semprice,<lb /> <milestone type="book" id="1" /><pb n="415" />e accozzarete parecchie che v'amino, e diliberrete credere più<lb /> agli amici, tutti accordandosi, ch'a voi. Più non posso. Una volta pure il<lb /> faceste come agnello mansueto; cioè al <lem type="2" ref="#7046"><lem ref="#sm">testamento</lem></lem>: de' quattro, sono<lb /> morti i due; e i due dormono o sognano.<lb /> Dello star costà mi confortava per quanto io avea dì per dì dall'amico; e<lb /> credo v'arà fatto pur bene, perchè tra tutti si fermoe, che gli assenti<lb /> fossono bene trattati per buona cagione. Or udito voi e <lem type="0" ref="#2408"><lem ref="persName">Domenico</lem></lem>, mi<lb /> pare facciate bene a tornare: e parrà pur loro, che e' ne siano cagione<lb /> d'avervi fatto tornare: e penso gioverà. E l'astettar <lem type="0" ref="#7128"><lem ref="persName">Tommaso</lem></lem> in niuno<lb /> modo mi piace, se per niuno modo si può fare altro; però che sì vuol<lb /> tornare voi qui a otta che paia a costoro buono. <lem type="0" ref="#7128"><lem ref="persName">Tommaso</lem></lem> non è ancor<lb /> levato da <lem type="0" ref="#5703"><lem ref="placeName">Pisa</lem></lem>: poi qui si riposerà, vorrà andare a sua <lem type="0" ref="#2513"><lem ref="#sf">famiglia</lem></lem>: poi<lb /> penserete in due dì spacciallo; fiano otto. Ecco che costoro potranno<lb /> credere che non vogliate ubbidire di nulla. E tutto ciò ch'io feci di far far<lb /> quella spesa del <lem type="0" ref="#2518"><lem>fante</lem></lem>, fu che l'amico si gravava del non avere risposta:<lb /> ed e' non vuole fra que' lupi cerbieri, c'hanno occhi sottili, mostrare<lb /> difendervi come se fosse vostro legato o giurato; però che, com'e'<lb /> pensassono, nulla fe' di voi se gli darebbe. Ella è grande l'arte che ci<lb /> s'usa infra i <lem type="2" ref="#1932"><lem ref="#sm">collegi</lem></lem> degli <lem type="2" ref="#7242"><lem ref="#sm">Ufici</lem></lem> di <lem type="0" ref="#2708"><lem ref="placeName">Firenze</lem></lem>. E s'io fe' male, feci male a'<lb /> poveri per cui raunate: sia sopr'all'anima mia, se secondo mia intenzione<lb /> e conoscimento io potea far di meno.<lb /> Non manchi, se tornar dovete, venirne con questi<lb /> <milestone type="book" id="1" /><pb n="416" /><lem type="2" ref="#232"><lem ref="#sm">Ambasciadori</lem></lem>, se potete. Voi siete sicuro uomo, e hollo caro. Ma<lb /> e' dicea Iscipione, che ne' gran fatti era trista risposta dire: Questo non<lb /> arei io mai pensato! Vogliate venir sicuro quando potete; bene che tutti<lb /> nostri avvisi vagliono poco, sanza la speranza di Dio. Egli è solo quel<lb /> tetto che ci salva, e vivendo e morendo; e voi il sapete meglio di me,<lb /> che v'ha già tratto di mille lacci: me, più che di dumila; e ognora ho<lb /> grazia di vivere per servillo: ma non comincerò mai; paura n'ho!<lb /> Non so come si starà monna <lem type="0" ref="#4378"><lem ref="persName">Margherita</lem></lem>, che dite avea <lem type="7" ref="#2547"><lem ref="#sf">febbre</lem></lem>. Iddio<lb /> v'aiuti tutti. A questo siamo; e come pecore non ce n'avveggiamo. Penso<lb /> Iddio le farà grazia, chè credo viva bene. E s'ella v'è mai rubesta,<lb /> ringraziate Dio, che così permette perchè meglio il conosciate, e<lb /> acquistaretene: e se ve ne romperete, fia il peggio dell'anima e del<lb /> corpo. E che arete fatto? Ma volgete <lem type="0" ref="#2729"><lem ref="#sm">foglio</lem></lem>: Chi siete voi stato a lei?<lb /> S'ella fosse paciente e umile, non so santo che maggior battaglie avesse<lb /> vinte di lei! Cristo vi guardi.<lb /> Se avessi bisogno d'uno buono <lem type="6" ref="#6179"><lem ref="#sm">ronzino</lem></lem>, trottiere, tozzo e orrevole, ch'è<lb /> venuto sanza guastarsi punto 1400 <lem type="1" ref="#4618"><lem ref="#sm">miglia</lem></lem>, <seg type="as_not">are'lo</seg> per <lem type="3" ref="#2696"><lem ref="#sm">fiorini</lem></lem> XVI;<lb /> tale amico l'ha <lem type="0" ref="#1703"><lem ref="#verbo">cavalcato</lem></lem>, e vuollo <lem type="2" ref="#7368"><lem ref="#verbo">vendere</lem></lem>: mai non v'abbattereste più.<lb /> E' si partì da <lem type="0" ref="#813"><lem ref="placeName">Barzalona</lem></lem>, e andò a <lem type="0" ref="#5315"><lem ref="placeName">Parigi</lem></lem>, e poi in <lem type="0" ref="#2589"><lem ref="placeName">Fiandra</lem></lem> con sua<lb /> compagnia; e sonsi mutati più <lem type="6" ref="#6177"><lem ref="#sm">ronzini</lem></lem>: questo non s'è mutato. -<lb /> <lem type="0" ref="#3913"><lem ref="persName">LAPO</lem></lem> vostro.<lb /> </div></p> </div> </body> </text> </TEI>