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                  <settlement>Prato</settlement>
                  <repository>Archivio di Stato di Prato</repository>
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            <p><div type="ref"><milestone type="book" id="2" /><pb n="104" />Padre carissimo. Però ch'egli è <lem type="0" ref="#2585"><lem ref="#sf">festa</lem></lem>, e truovomi con quello<lb />
               Amico, e solo, che è pieno di verità, e che è quel bene ch'io ho in questa<lb />
               vita, m'entraste nell'animo, come spesso fate; e non so perchè nè come:<lb />
               e <seg type="as_not">maravigliere'mene</seg> più, se non che altra volta, per un altro, simile caso<lb />
               m'avveniva; e in quella entrata faceste, io vi<lb />
               <milestone type="book" id="2" /><pb n="105" />diceva: <lem type="0" ref="#2864"><lem ref="persName">Francesco</lem></lem>, fuor di certi assalti d'ira, che vi dà la natura o 'l male<lb />
               avvezzo, io v'ho sempre trovato di grande ingegno e di sottile<lb />
               conoscimento; e parvi il bene una dolce cosa, com'egli è. Ditemi: se uno<lb />
               avesse una buona <lem type="0" ref="#1248"><lem ref="#sf">bottega</lem></lem> con molto frutto, quando egli l'usa e<lb />
               sollicitala; e ogni dì badasse a giuochi di tavole o di <lem type="0" ref="#4752"><lem>naibi</lem></lem>; non areste voi<lb />
               caro, se e' fosse vostro amico e non vi credesse, che la <lem type="0" ref="#2513"><lem ref="#sf">famiglia</lem></lem> il<lb />
               pigliasse; o che avesse tanta quistione col compagno o con altre, che gli<lb />
               venisse voglia di lasciare tale usanza, e tornare a <lem type="0" ref="#1248"><lem ref="#sf">bottega</lem></lem>? Certo sì. Io vi<lb />
               dico che la villania e oltraggio v'ha fatto, con isconoscimento, colui in cui<lb />
               già aveste tanta fede, io l'ho molto per male per suo amore: ma per<lb />
               amor dell'anima vostra io no l'ho per male, acciò che non abbiate fede<lb />
               se non in Dio vivo e vero, che mai non fallò. E ricordavi ch'altra volta<lb />
               v'ho detto, che Dio dice: Maledetto uomo che speranza pone in uomo. Io<lb />
               nol vedrò però prima, ch'io gli possa tacere l'animo mio. Il mondo e gli<lb />
               uomini e i dì e i tempi sono cattivi; e chiunche si conforma e accorda co'<lb />
               cattivi, sì ne sente. Pregovi quel poco del fiato gli uscì di bocca, che è un<lb />
               poco di vento; non vi faccia muovere l'anima; che è più forte ch'uno<lb />
               leone, pur ch'ella voglia. Ma ricordivi come quello Iddio che fa sempre<lb />
               bene, fe voi, che non eravate nulla; e havvi data tanta bella e onorevole<lb />
               signoria, e havvi sostenuto insino a questa etade. Credo che di cento<lb />
               <lem type="2" ref="#4617"><lem ref="#sm">migliaia</lem></lem> che nascettono quando noi, non ne sono vivi cento: e vuole da<lb />
               noi<lb />
               <milestone type="book" id="2" /><pb n="106" />che per questo cammino andiamo a lui, vivendo in pace, e perdonando a<lb />
               chi offende. E il fatto che <lem type="0" ref="#7128"><lem ref="persName">Tommaso</lem></lem> domanda, lasciatene il pensiero<lb />
               altrui; e godete la sera o la mattina, come solavate con quelle vostre<lb />
               orazioni a Dio, e co lui tenete amistà; e faretevi beffe d'ogn'altra,<lb />
               amando sempre ogni prossimo. E se vi fanno bene, e se vi fanno male,<lb />
               volgete l'occhio a ringraziare Iddio, che permette queste quistioni e<lb />
               traverse, perchè torniamo a <lem type="0" ref="#1248"><lem ref="#sf">bottega</lem></lem> sua, dove sono i guadagni che<lb />
               durano in eterno. E però dovete dire a Dio: Io ti cognosco! questa<lb />
               villanìa di <lem type="0" ref="#7128"><lem ref="persName">Tommaso</lem></lem> m'hai fatto dir tu, pe' miei difetti; perch'io ti<lb />
               dimenticava, e dilettavami troppo colle genti. Io te ne rendo grazie; e<lb />
               pregoti abbi misericordia di me. E ponetevi in cuore di ristorallo. Lui<lb />
               prego vi dia la grazia, fare la sua volontà; e di pregare Iddio per me, che<lb />
               in Cristo v'amo cotanto; e di sapere a chi vi fa ingiuria rispondere bene,<lb />
               per farlo vergognare. La qual cosa non so ancor fare io; ma io spero. -<lb />
               <lem type="0" ref="#3913"><lem ref="persName">LAPO</lem></lem> vostro. II di <lem type="1" ref="#2546"><lem ref="#sm">febbraio</lem></lem>.<lb />
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