+ Al nome di Dio, ame
n. Dì XII
febraio 1385.
A dì
[***] di questo vi scrissi l'ultima mia, e p
er quella vi dissi chome p
er
facende no
n potia rispo
ndare a pieno a la vostra, né alzì di ppoi ben no
n m'à
liciuto, (e) io so' mal veghiatore, sì che none abiate maraviglia.
Di poi n'ò auta una vostra, in parte scritta di vostra mano, a che achade pic
hola
r
isposta.
Dissivi chome avia fatto trarre il
testame
nto di
Nofrio di Puccio (e) chome p
er
lo p
rimo
fa
nte lo vi ma
ndare'. Di poi l'ò fatto
chopiare, (e) con questa lo vi
mando. Fate d'averlo; (e) auto, fate dare
franchi VIIII
.o che
chosta detto
testame
nto,
cioè
franchi VI il
testamento e
francho I il
sugiello della
chorte d'
Aguamorta, dove
fa fede il
notaio l'à fatto essare buono (e) giusto, (e)
franchi II spesi in andarlo
chiedere (e) fare trarre e in u
n fa
nte. (E) chosì vi fate dare, (e) me n'avisate. Al
fante ò fatto
va
ntagio
f
. mezzo di camera.
Nofrio richonoscie p
er detto
testame
nto a
Bartalo Monachini II
sacha di
lana
lavata che so' a
Gienova nelle mani di
Francescho di Buonachorso (e)
Lodovicho Marini, la quale è di
Bartalo (e) mia p
er no
n diviso. Or
Bartalo
à scritto a que' di
Gienova che mia volo
ntà ne faccino. Sì che fate d'avere una
lett
era da
Lodovicho Marini che a loro dichi che chosì ne faccino, ché alzì
Bartalo l'à scritto a
Lodovicho Marini chostì.
E più richonoscie
Nofri p
er detto
testame
nto avere di mio una
som
ma di
988
agnielline di macello d'
Arli, le quali insieme con altre sue n'à
vendute in
Firenze
da 650, e penso ch'è a
f
. XXII o più ce
nto, di che i
d
enari dieno essare tratti
buo
n dì à; e la resta fino a 988 dieno essare a
Pisa, cioè IIII
.o
ballette, che ora al
diet
ro ma
ndò p
er la
nave
Borsaia. No
n so se poi sonno sute mosse p
er li
esechutori. Chome che sia, a me à a fare co
nto di detta
som
ma di 988 tra le
ve
ndute (e) le IIII
.o
ballette ch'io vi dicho che a
Pisa sono. (E) chosì vi fate fare.
Sono queste
agnine tutte una chosa, sì che siate avisato, p
erò che tutte le
ve
ndute
die
n essare
ve
ndute
f
. 22 o più. Io v'aviso p
erché e
Sanguigni l'ànno
ve
ndute e
guidate, e di loro no
n sento troppo bene. Sì lo di' chi co
n loro à a fare.
D'alt
ra parte mi richonoscie il detto
Nofri
q
ui
ntale I di
stame filato, il quale
fu la metà d'un
ballone ma
ndò p
er lo
legnio di
Vischonte (e) fu gra
n tempo fa
ve
nduto a
f
. XXV cent
o; (e) chosì ebe lett
era Antonio Sanguigni (e)
Nofri, esendo di qua,
valia più di XXX. Altro no
n si può. Deve essare in
Firenze più
di
l
. 120. Or tutto vedrete.
D'altra parte mi richonoscie IIII
balle di
lana lavata, la quale è in
Pisa nelle mani
di
Francescho di Buonachorso. Que' di
Franc
escho dichono che p
er li
osti
d'
Aguamo
rta la tenevano, p
erché io ò aute lett
ere dagli
osti che ne faccino la
volontà de' vostri di
Pisa (e) ma
ndino loro. No
n so se altra dilezione vi fanno
suso. Se bisognio fa, mostrate il
testame
nto e fate d'averla. Essi sono avisati
qua
nto n'ànno a fare qua
ndo l'aranno.
Or chome voi vedete,
Francescho, queste chose mi so' dovute. P
er che io vi
p
regho vogliate in questo op
erare chome p
er vostra creatura, p
erò che i
d
enari no
n so' miei, (e) cholui di chui so' gli vuole avere, sì che a me è forza
avere il mio o verame
nte venire chostà a vedere chi lo mi ochupasse (e) chi torto
mi facesse. Or io no
n ve ne potre' troppo p
reghare che p
er minuto vogliate
ogni chosa vedere, sì che io no
n p
erda né sia inganato, ché peccato sare'; e a la
fine, essendo, me ne sapre' male (e)
sare'mi forza il venire a chonosciare chi il fare'.
E chome voi vedete, l'
agnielline mie son tutte
ve
ndute, salvo le IIII
balle sono a
Pisa che so' da 320, sì che tutte l'altre fino a 988 sono
ve
ndute buon pezzo fa (e)
già ne deno essare tratti i
d
enari a
f
. 22 C o più; (e) chosì ebbi di boccha di
Nofri.
Datevi a sentire se chosì è, ch'io no
n fossi inganato (e) che più no
n fossero
ve
ndute, (e) fate d'averne la
mo
nta
netta. Io ò
pag
hato qui ogni spesa fino
chariche, (e) simile le
sichurtà d'ogni chosa, sì che al
contare ne siate avisato.
Le IIII
.o
balle che so' a
Pisa, se
ve
ndute no
n fosseno, fate d'averle (e) a
Firenze le
ve
ndete p
er lo meglio potete. Sono migliori che l'altre p
erò che son
tutte di quelle di
Pasqua, che so' asai migliori che quelle di
Charme
ntra
nte. Ora
avisatemi che seguite.
Lo
stame fu in
Arli II
q
uintali (e) 1
l
., esso no
n ne richonoscie se no
n 1
q
uintale, e io p
erdare' 1
/1
l
. Altro no
n si può. Fate d'averne e·
ritratto netto, (e)
ancho vi richordo ch'io ò
pag
hato la
sichurtà di detto
stame. Siatene avisato!
Or chome voi vedete, io no
n vi potre' troppo p
reghare che in questo vogliate
p
er me un pocho travagliare. Al bisognio si chonoscie il buo
n padre, bene che
credo a voi no
n chaglia dire questo. Io vi ma
ndo con detto
testame
nto una
p
rochura,
la quale qui ò fatta in voi e
Francescho di Chito (e)
Istoldo, piena (e) largha - àlla
fatta
s
er Martino - a potere doma
ndare (e) ric
evere (e)
chittare. Avisatemi se
alt
ra chosa fa bisognio intorno a la materia, (e) subito l'arete.
Noi avemo lett
era da
Tieri ieri, (e) domane aremo X
balle d'
arme (e)
merce, (e)
altre IIII n'à alzì a chamino che aremo di qui a VIII dì. Fate co
nto le chose penso
pure si tocharanno a p
rimavera p
er la
guerra di
Chastiglia. Fate co
nto
maglia ci
si
vende ogni dì, chi n'à. Noi faremo di fare la parte nostra (e) d'avere della
maglia
sicho
ndo nostro potere, ché avendone semp
re, saremo e p
rimi
venditori.
Tieri
v'è co
n buono animo (e) io alzì, ma
Buona
nsegnia un pocho vi viene timido. Se a
me fosse i M di che già vi scrissi, tutti vi si sareno messi, ché co
n Dio inanzi
buo
n p
ro are
n dato. Ora io no
n so. Chon buono animo v'è
Tieri ed è sulle
chose, (e) pur penso in parte arò mia intenzione. No
n si può errare a la
maglia (e)
che sia buona, no
n co
mp
erando in
charestia. Tanto vi dicho che, chome p
er
altra vi dissi, se uscire potremo di molto
arnese di piastra abiamo, no
n di pezza
no
n vi torniamo, ma solo su la
maglia (e)
mercie (e) altre chosette più vive, (e) che
ogni dì se ne
ve
nde. Questo
arnese di piastra fa p
er chi à da 'spettare III o IIII
anni chome a pu
nto viene, ma no
n p
er noi che senp
re staremo bilanciati. Ora
io ne farò mia possa, se a pu
nto viene, ma qua
nto al p
resente, alt
ro che
maglia
no
n à doma
nda (e)
gua
nti
bordati e
bia
nchi di
Milano.
Io penso
Tieri sarà qui p
er tutto
feb
raio o almeno a pochi dì di
marzo; e
venuto, daremo ordine a qu
anto resta a fare a rag
ione nuovo
[sic]; (e) dato ordine
(e) fatto fia uno, sì che poi e
co
nti de' III
anni senza altra dilezione si
saldino,
e ap
resso di mano i
n mano gli altri vecchi, sì che vostra intenzione abiate. P
er
Dio,
B
uonansegnia ci è di buon volere, ma adesso uno inpaccio, adesso l'altro gli
dànno sturbo. Di
bottegha à pocha gravezza. Fo co
nto che, venuto il giovene, vi
s'atenda (e) mai alt
ro no
n facci fino sia tutto rechato a un dì, pure il giovane sia
da qualche chosa. Che chosì piaccia a Dio sia! Chattiva ventura p
er l'adiet
ro
v'avete auta. Questo fa
nciullo ma
ndate da senzo è più grosso che 'l
Dabuda, ma
pure è di buo
n coma
ndo; à un pocho del trasorniato, e altrime
nti si dicie
isbalordito. Pure no
n pegiori, starà bene.
De l'alt
ro vi dirò qua
ndo ci fia, ma chome vi dissi p
er altra, il
s
er dice
no
n vuole facci questo mestiere, (e) voi arete di badda spesa. Che seguirà sap
rete.
A questi II, cioè
Biag
io (e)
Guido, si dirà il bischanto, pure che la
nave
Piero à
naulegiata sia in
Aguamorta giu
nta, che fia dentro III o IIII
.o dì, veranno chostì (e)
co
n voi saranno d'achordo. No
n fate co
nto
G
uido trovasse
m
aestro qui.
Parte
ndosi di qui, volo
ntieri v'arei travagliato, ma nie
nte vene a dire. Qui à
gie
nte p
er ogni huomo più che face
nde, sì che no
n è di farne co
nto, e alzì
esso no
n è ben sano. (E) p
er l'una chagione (e) p
er l'altra, gli è forza chostì
tornare. Avisatevi p
er lo 'nanzi.
Alt
ro no
n vi dicho p
er fretta à il
fante di partire. Dio vi gua
rdi!
El vostro
Andrea vi si rachoma
nda di
Vig
nio
ne.
[indirizzo:] Francescho di Marcho da
P
rato in
Pisa, p
ropio
(segno della compagnia Datini)
[mano non identificata; data di ricevimento:] 1385, da
Vignone, a dì 28 di
febraio.