Al nome di Dio, a dì 22 di
febraio.
Ieri ti scrisi il bisongno, o vero l'altro dì, e chon esa una lettera a
Luigi di Lottino e altre lettere, che tutte atendo l'abi fatto dare, e a
me rispondi; se nno fallo, che nonn ò di poi tua lettera, sicché dirò
meno per questa.
Dira'mi se
Luigi ebe la sua lettera e se sai quello seghuitò, e de'
fatti di
Bartolomeo.
Mandami stamane per
Arghomento una
soma di
lengnie minute.
Di qua mi penso spacare il più tosto posso, e
lunedì penso venirne;
ma sono tante le facende, e io anche sono lungho, chome sai, che
io no mi posso chosì spaciare; ma, a questa volta, sarò spacato per
uno buon pezo.
Per fretta non dicho più. Cristo ti ghuardi.
Sarà l'aportatore
Stefano di ser Piero, ed à la
muletta: in qua la
rimenerà.
Francescho di Marcho, in
Firenze.
Monna
Margherita, donna di
Franciescho di Marcho, in
Firenze.