Al nome de Dio amen. Adì xxviiij de
março 1403.
Più fiata v'agio escritto de
balle 8 di
charte fine che ve mandaie adì
xxv de
febraio 1400 per
Beneditto de Siervedio che seria hora de
saldare
questa
ragione e non ò arauta maie j resposta; de queste
balle 8 di
charta
ve
[] per
Giovangne de Baldo fl
. 50 e per
Lorenço e per
Giovagnolo
recevì j fiata
fl
. 30, un'atra fiata per lo ditto
Lorenço e
Giovangnolo
<f> recevì
fl
. 17,
s
. 6,
di
. 2 ad
oro.
Soma che agio receuto per questo 8
balle
fl
. 97,
s
. 6,
di
. 2 ad
oro e più me avisas
te che ve avate
retenute
per le spese fate per le
bale
fl
. 18 sì che verria ad essere
fl
. 115, ancho
6.
Voie m'avisaste per j vostra lettira che le
charte era
vendute
fl
. 17 la
balla:
montaria a
di
. fl
. 136, sì che perciò vedete la
ragione e vedete de
porrela i·
saldo e voliove preghare che per sì pocho afare no me ce feciate
venire e resto che voie me remanete a dare. Per veghore de questa lettira
lie
pagharite a
Beneditto de Siervedio vittorale aportatore dela ditta lettira
e voliove preghare che no fale, e cho· questa lettira ve ce mando una
lettira dele vostre chomo voie m'avisaste le
charte
vendute. Altro non c'è
a dire; Dio ve ghuarde; semo al vostro piacere, avisatece se ce fosse che
ce se
espaciasse alchuna
balla di
charte grande ho pich
ole
de niuna ragione.
Meio di Venanço da
Fabriano
salute
Francescho de Marcho e
Soldo de Lorenço merchatante i·
Fiorença.