Al nome di Dio, a dì xxviiij d'
aghosto 1396
Avemo vostra lettera, a dì 19 di questo, per la
nave d'
Uberto da Rosciano:
grazia Idio l'à fatta salva. E per esa fumo avisati di
balle
ij di
panni e uno
fardello di
raxone di
Francesco di Bonacorso n'avate
mandato e uno nostro
fardello: abiamo tutto auto e contentatelo del
nolo come ne scrivesti, che sta bene.
La
balla de le
stamignie, dite, mandarci per ditta
nave di
raxone di
que' da
Prato, non abiamo auto: dicie il
padrone l'ebono a
Gienova.
Siate avisati.
Non dico altro bisogni risposta. Adio. Per
Antonio e
Doffo, i
Ghaeta
Cristofano d'Agniolo, 1396
a
Livorno
da
Ghaeta, dì iiiij
settenbre