Al nome di Dio amen. Fatta a dì 10 d'
aghosto 1384.
A dì 28 di
luglo vi scrissi co lettera di
Franciescho di Bonachorsso, da poi
a dì 3 di questo ricievetti per lo chamino di
Genova 2 vostre lettere e 1 da
Franciescho di Marcho, per questa rispondo.
Di qui mi spacio quanto poso per andane tosto a
Vignone e chosìe mi solecita
Franciescho e simille
Bonisegna sì che io foe quanto posto per esere tosto a
Vignone, e a me sarè mil'ani vi sia, ma per due chagioni sono soprastato qui.
L'una per questa
giente del
sira di Chosi ch'àno tenuto inpaciato in chamino uno
mese e mezo, niuno è potuto andare né venire né mandare
roba.
E l'atra chagione sie perché quando parti' di
Vingnone portai una parte di
chonti da
Basciano a noi e l'avanzo doveva mandare
Bonisegna e mai no gli mandò.
E ora ci dicie porti di qui tutti i
chonti che abiamo a
chontare di poi partisti
di
Vignone che sono più di 20 milla
lire sì che
Basciano gli fae levare e diciemi
che volle fare ad agio che sa dire:
"
Bonisegna à penato 10
mesi e poi no gl'à levati e ora volle gli levi 8 dì!". Sì
che a me fae bisogno aspettare questi
conti e partire no poso s'io no gl'ò. E io
foe quato poso e tutto dì soleceto quato poso per andane ma fae tuo
chonto che
da
Bonisegna no si poe mai avere uno
chonto se lughi
chonti fa e mai no se ne
viene a chapo di sue iscriture sì sono lughe.
Di qui partirò cho lla grazia di Dio a meno dì 15 di questo: prima no poso
partire per chagione di questi bene
detti
conti e chosìe iscrivo a
Franciescho di Marcho. E quando saremo a
Vignone daremo ordine a quello m'à
scritto
Franciescho sì che istarà bene e
Basci
ano è presto di senpre
servillo di quello potrà.
Questo dì mando a
Vignone 12
balle di
mercie. E qui a
Novara a 25
migla n'à
balle 10 istate uno
mese e insieme vano a
Viglana che
vaglono da
f
. 1.500 e sono
sopraistate per questa
giente dei
sira di Chosi che àno tenuto ipaciato in
chamino più ad uno
mese. Idio le mandi salve.
Quando sarò a
Viglana daròmi a sentire con
Michelle di None di quelle
balle
m'avisi che sono mandate per lo chamino di
Saona che dite no ne sentite novelle,
farò innazi parta di sapello.
Di queste 3
balle che tu dì che sono partite buona peza fae per andare a
Viglana
e nulla ne sentite aviso sarano soprastate i quache terra tra
Saona e
Viglana
per amore delle
giente del
sira di Chosi ch'àno tenuto inpaciato tutto i
Pemonte
più d'uno
mese. Niuno usava mettere
roba a chamino per amore di loro chome ti
dicho in questa: della nostra è istata di qui a
Viglana più d'uno
mese sì che
non avere pensiero e io sarò subito a
Viglana e di tutto t'aviserò chome ne
sarà.
A dì 30 di
luglio fue qui i
sira di Chosi chol
Veschovo e a dì 6 di questo
partino di qui per andare i
Piugla. Qui è venuti da 800
cavagli: l'avanzo sono
pasati di là da
Po e diciesi sono ciercha a semilla
chavali e sono molti poveri
di
danari che da
Vignone sono avisato per loro s'è pocho fatto d'
armi e simelle
qui. Idio metti pacie tra cristiani e faci quello debe esere in meglo sì che i
merchatanti posono usare la loro
merchatantia.
Io t'ò
chonperate 5
pelle di chamoscio
biache le miglori e lle più
pelle vedesi
questo
ano che bene ti so dire farai uno buono
sacho: sono morbide chome una
seta. Io trovavo asai di più grosse e più ferrme ma io ò voluto torre di più
morbide i però le grosse sono trope rude tralle tra ciento, tue ti terai bene
servito di queste.
Chosta l'una
s
. 30
inperiali ed è buono
merchato perch'io n'ò
chonperate da 100 per noi ed àvene da 60 mi
chosta più di
s
. 30 l'una.
I
pelicione per tua
madre sìe ò
chonperato e tutto farò uno
fardello e
manderòllo in una
balla di
Franciescho di Bonachorso od io ne farò uno
fardello isieme di 45
pelle volle
Franciescho a
Prrato per fare 3
pelicie che là chieste: si ch'io farò per
aventura s'io arò l'agio di tutto uno
fardello e chostì ho manderò. La
pelicia
chosterà da
f
. 6 o pocho meno perch'io ne foe fare adobare 3 e torò la miglore.
E domane l'arò e faròne 1
fardello ed àvene una gl'ò voluto dare
f
. 5 1
/2 no ne
volle meno 6: no gharderò a 1
/2
fiorino avella buona. Una qumulare
valle qui
f
.
5: voglo inazi ispendere uno pocho più avella di quelle fini. Inazi parta
t'aviserò di tutto a pu
nto.
Mandoti in questa i lettera mando a
Franciescho a
Prato, fae di mandalla l'abi
subito per salvo modo dove sarà.
Da poi ò tolto la
pelicia e
chosta
f
. 9 e meglo non ò potu
to fare e non ti
maraviglare se
chosta sì chara però che qui sono molte chare e fae tuo
chonto
che quella di mona
Margherita
chostò da
f
. 9 sì che ch'io vollo buona
pelicia
chosta
f
. 6 e più, ò cierchato per tutto e fatto chome fosse per me.
Questa lettera mando a
Firenze a
Lodovicho peché
fante vae hàe ed è soprastà i
fante isino a dì 12 d'
aghosto. E i questa ora va
Basciano a
Cremona per suoi
fatti e qui mi chonviene soprastare 3 dì o 4 i meno e poi parto subito sì che di
qui no poso partine insino a dì 16 o a dì 17 i meno. E sanza fallo partirò con
bona chonpagnia e
Bonisegna crede ch'io sia ora preso di
Vignone, altro no poso.
Altro per questa no ci è a dire. Idio ti ghuardi senpre.
Tieri di Benci saluta di
Melano, a dì 12 d'
aghosto.
Franciescho di Marcho e
chonpagni,
in
Pisa.