Al nuome di Dio ame. Fata dì 30 di
setenbre 1384.
In questi dì v'òe scrito assay quanto è sutto di bixogno e puoy ebi vostra
lettera fata dì 13 di questo e prima n'avemo un'altra fata dì 7 e qui rispondo.
Le vostre lettere che andarono in mano di que' di
Francescho di Bonacorsso e
chossì quelle di
Francescho di Marcho proprie e pare a voy avesano più tosto
a chapitare in vostra mano. Dico chome voy, ma uno di nostri per inoranza tene
quel modo chome che non avese più providimento: un'altra volta si farà chome
ditte chome che pocho monti.
Vegiamo per la fata di dì 7 che di
panni brescani e di que' pochi di
Mellano e
di
Chomo nulla avette fatto e no mi pare siate per fare di che mi grava.
Simille ditte per la fata di dì 13 e mostra che de le
lane che
Falduco di Lombardo
e
Antonio di Ghucco doveano venire a voy nullo sentore n'aveste di che mi
maraviglio e no ne sarò may di bona voglia tanto che io senti che sea a
salvamento. Ditte che di dì in dì s'atendea una
nave che speravate vi fossoro
susso e noy sentiamo d'una
nave giunta chostà per lettera d'alchuni amici, no so
se vi seano su.
E simille ditte che
Antonio di Ghucco più dì fa giunsse chostà e andòne a
Firenze di che molto mi piace e maraviglliomi chome e no m'abi may puoy iscrito.
Insino a dì 18 di
aghosto per
Ranaldo
fante di
Sengnori vi manday mia lettera e
chon essa una a detto
Antonio e
Falduco di che may da voy né da luy non ebi
risposta e però per prima lettera mi ditte se l'aveste o no.
Chonsideratto che di dette
lane nulla sento, né simille no si
spacano i
panni
brecani né gli altri di
Chomo, ò diliberatto di mandare chostà
Ghuicardo da Pescina
e simille
Damiano mio
fratello à a fare chostà con voy e con altri sì che potrà
detto
Ghuicardo fare per lui e per me quanto sarà da fare con voy e con
gl'altri. E abiamo ordinatto a
Ghuicardo ne vengha a
chassa vostra a smontare e
con voy faca a la dimesticha chome si dè fare tra noy.
Prima òe ordinato a
Ghuicardo che provegha di
spacare i
panni sono chostà chome
potrà e la
balla di
bordi anche dispaci chome potrà e chome il consiglliate,
pure che di
lane no s'inpaci che mi vanno di sopra gl'orechie.
La seconda chossa sie che siando chostà giunte le
lane che voy e lui con voy
subito le facatte
lavare e che la parte me ne tocha mi mandiate di prexente
sanza indugare e tenete modo che io abia mio dovere. E chome fatte di tutto mi
avisate a
Vinegia però che questo dì mi partto di
Mellano per andarvi e là starò
8 o 10 dì sì che no falli che mi rispondiate là di prexente e le lettere fate
dare in
Vinegia a
Mariano di Sozino.
La terza chossa sie la venuta di
Ghuicardo che con voy vegha i nostri
conti
che i
danari de le
lane che aveste a la
baratta di
fustani ne
vendeste subito
una parte e puoy il rimanente e no ne diceste may
conto. Sì che il ditte ora e
chossì d'ongni chossa ch'abiamo a fare con voy e no sia fallo. E se no fosse per
alchuna chagione, vi prometto che io sarey venutto chostà ma no fu il modo ora.
Quando deto
Ghuicardo sarà chostà arà a providere a più chosse con vostro
consiglio. E però se a luy bissognasse che faceste alchuna promessa di chossa
che
chomprasse, fatella sichuramente bene che il termine di
panni di
Chomo e di
Mellano
venduti venghono di
otobre e di
novenbre.
E siatte avissati che ongni chossa che prometeste o
paghaste per detto
Ghuicardo
sarò contento.
Io crezo arette sentito di
cantari 400 di
lane d'
Arlli che vostri di
Vingnione
mi
comprorono insino di
mago che bene ne voremo essere digiuni però che tanto
sono istati a mandalle che grande
danno me n'è seguitto, dico di
f
. 300 però che
puoy ne sono chondotte grande quantità nel paesse e sono molto
rinviliate e
àcene grande
soma talle che no se ne truova
danari.
E per questo indugio sono certto se io ne vorò uscire che mi converà
baratare a
panni di
Monca e dare tanti
danari
contanti che
montarono le
lane di là e quelle
di chostà
danari assay, vedete quanti
danari v'andarano
contanti.
E però a me bixogna da ongni latto provedere di
riffare
danari a cò che io ne
istea inpacato quando sarò a le truche
E però providete che a' nostri termeni seano
rischossi i
danari che dobiamo
avere per i
panni
venduti. Simille de le
lane che a me sarà forssa ad avere
danari a furore e per talle prochacate di sollecitalli quando fa il tempo.
Io dicho con voy a baldeza e a fidanza ongni chossa e non abiate per malle se io
iscrivesse largho.
Ragionate che qui nulla si fa di
merchatantia e nulla c'à domanda altro ch'a
danari che ce n'à fame e no si
rischuote uno
danaro e questo è sollo per lo mal
temporalle. Idio vi meta la sua mano che bene è di bixogno.
A
Ghissello di Bindo dicemo del
fardello de le vostre
pelle e de la
pellica.
Dice che più dì fa l'à mandato con altra
roba e che la
roba e le
pelle sono a
Cremona che non c'avea
mulli ma che atendea che di prexente fossano partitti.
Sentiamo che ughuanno saranno
zafferani assay in
Chatalongna e chossì ne la
Marcha e anche di
lombardo ne sarà assay e parmi che al pocho fare si fa ne
sarà mancho.
Altro non mi pare di bixogno a dire per ora. Idio vi ghuardi.
Bascano da Pescina di
Mellano.
Domino
Francescho di Marcho e
compangni,
in
Pissa.