Al nomen di Dio amen. A dì 11
novenbre 1384.
A dì pasati vi òe deto quanto è stato di bixogno da puoy non ò vostra lettera sì
che per questa sarà pocho a dire.
Per
Nicholao Ragonese vy manday la
prochura di
Gulielmo Chasini secondo
'l deto di
Guizardo. Chome deta
prochura ci sia el vy darà la metà di
danari: se
più ne potete havere buo serà se no tolete quel vy dà qualche modo serà ne
l'avanzo.
Disivi chome due
balle di
fustani da 2
romiti vy mandava: quando auto li avete
sì ne fate fine per lo
chorso. Chome degli altri ne sia in punto sì ve ne mandrò
sino a 8
balle. Apriteli sichuramente e paragonateli per mezo li migliori
fustani fu may, vedrete questi i più beli e migliory che may vedeste. Chosy
intendo di mantenerli che bene vi ò il modo più che buo
ni: d'ogni pocho
guadagno mi paso pur prendino
chorso. Prechovi ne facate vostra posa trovarete
ne arete utole e honore. Bene ve ne arey mandato 8
balle ma per la
soma hòe
mandata in
Alemagna no sy à posuto. Se più presto me li aveste chiesti bene ve
li potea mandare: farò mia posa di mandarli più presti sy potrà.
Questo dì mando uno mio govane a
Genova per certe mie facende e può essere arà
bixogno d'alchuno
danaro di che il rachomando a
Felipo di Rici e
conpagni. E
però se deto
Felipo di Rici vy mandase a
pagare sino
fiorini centocinquata,
sì li
pagate per me e se di miey no li aveste, che
rimeso me li aveste, sì me li
mandate a
pagare serano
pagati chome direte. A Dio siate.
Damiano da Pecina di
Melano, salute.
Domino
Francischo di Marcho e
chompagni,
in
Pisa. Data.