Al nome di Dio, amene. Fatta a dì 23 di
marzo 1385,
A dì 20 di questo vi scrissi per uno per uno giovane da
Siena sì che per questa
ci è pocho a dire sollo vi foe questa perché soe no falirà l'arete che
l'asportatore sie
Ghido istava cho noi che ieri vene da
Vignone.
I giovane per chi vi scrissi a dì 20 à
chonperato qui da
fiorini duemilla di
magla e d'alte
armi le quali à mandate a
Pisa aviso per mandalle inn
Ispagna ed
àcci meso
charestia nella
magla asai e per questa chagione sono soprrastato qui
da 15 dì.
Disivi per quella chome di qui mi spacierò i questi 4 dì o i più per andare a
Vignone e chome sono soprrastato qui per fornire i
fustani avete chiesti e chome
Basciano andòe a
Cremona per suoi fatti e d
iè ordine con
Ghirighoro di
fornigli. Per anchora non abiamo da lui quello abi fatto, sì che se tropo penase
a fornigli lascierò fare a
Basciano quello farà bisogno e da lui ne sarete
avisato ed io gli lascierò per
richordanza quello arà a fare. Le 12
pezze di
Melano sono presti: per le prime
beste di
Pisa ci sarano gli mandremo a
Pisa a'
vosti.
I
danari
monterano i detti
fustani manderò a
paghare a
Gienova a
Franciescho di Bonachorso
e dirò a loro gli
ritraghono da voi. E chosìe ordinerò chon
Basciano s'io parto
inazi sieno forni
ti gli mandi a
paghare, però a
danari
chontati gl'òe
chonperati.
Qui credono dovere dare di quello è fornito da
f
. 800 e ieri chon
Basciano vidi
quello doveno dare di grosero: sono più di
fiorini milleciqu
anta, sì che
Basciano mi dise fae
paghare ognuno inazi ti parta però no voglo mi veghono a
gridare a
chasa ed àe ragione. Sì che io ved
ròe modo di
paghare la metà
inazi parta e di qui a uno
mese l'ata metà però debo dare a
Simone da
f
. 350,
quato idugi uno
mese dicie pure gli volle inazi parta. Farò i meglo potòe:
idugio i piùe poso perché da
Gienova a
Vignone si perrde de 4 per 100 e qui no
si trova uno
danaro per
Gienova che due dì fa non òe potuto trovare
f
. 300 e
vaglono meglo questi 1
/2 per 100 e no ci àe datori. Sì che per questa chagione
istarò qui da 6 dì ichora e
Bonisegna pena 2
mesi a
rimettere uno
danaro e della
roba chiede asai. E ora n'à chiesto di nuovo per più di
f
. 250 e diciemi
Ghido
nulla si fae a
Vingnone, né d'
armi né d'alto aspetono si facci.
Io v'ò detto per alta che voi prreghiate a
Vignone a
Bonisegna che dia i
libri a
Felipo ed egli dia ordine a' vechi sì che si
saldino una volta questi
chonti i
questa
istate che
vedete no ne istano bene a modo istano e di questo vi prregho. E simiile
v'ò detto faciate una
richordanza di quello volete si faci a
Vignone che sia di
magiore bisogno e faremo quello potemo cioè di molti
chonti domandate e alti
fatti mi diciesti a bocho.
Della
chasa mia no vi challe più richordare, òvi detto quello fae bisogno. E
d'una chosa vi prregho: se parlate cho
maesto l'achoncierà, ditegli mi faci
buona inspesa sì ch'io non gietti via i
danari e tenetene una ragione da parte
sì ch'io vegi quello vi si spende e meno si pòe si spendi
Per
Ghido vi mando 1
chapello di
pagla per monna
Marcherita che llo mi dise gle
mandasi per la
state. A
Cremono no si trova di quegli fini per l'aque ghuastono
le
pagle perché ci àe di quegli ne voglo di più fini e niuno ne posono avere e
quando
Basciano v'andòe no ve ne trovòe di miglori. E più vi mando i questa 200
aghugle fini per mona
Margherita e per monna
Franciescha.
Idio vi ghuardi senprre.
Tieri di Benci saluta di
Melano.
Franciescho di Marcho da
Prato,
in
Firenze. Propio.
Per
Guido di ser Bartolomeo e per
Biagio di ser Iachopo di Neri.