Al nome di Dio, amen. Fatta a dì 30 di
marzo 1386.
Ieri vi scrissi per uno luchese e mandolla a' vosti di
Pisa e a loro disi a voi
la mandase. E fuvi primo
leghagho d'una
balla di
fustani di
Melano, i questa vi
mando i sichondo sì che fate d'
achoncialla chome fae bisogno.
Disivi per quella chome a dì 29 di questo vi mandai a
paghare a
Bernardo di Cini
e
Selvollo di Lippo f
. 209 per
f
. 200 ebi qui da
mesere
Andeotto del Maino
e
chonpagni: questi
danari sono per 3
balle di
fustani, 1 di
Melano e 2 di
Cremona. Da
Vignone vi manderò i
chonto gli poremo e simille se resterete a
dare. Io ò iposto a
Ghirighoro vi mandi
leghagio di quegli di
Cremona e qui
mandi i
chonto a
Basciano e
Basciano lo manderà a noi. E m'àe dato mandato a
paghare
lb
. 188 e manchavavi inchora alquno
danaio sì ch'io no soe quello
monterano chome vi dicho, da
Vignone sarete di tutto avisato.
Diretemi a
Vignone chome
Ghirighoro v'aràe servito però mi dicie è chosìe bella
roba e chosìe fine e buono
merchato e simille chome vi piacierano questi di
Melano e chome sarano a vosto modo. Io parto questa mattina di qui per andare a
Vignone sì che per questa no vi dicho alto e da
Vignone vi scriverò ispeso: di
qui v'òe iscritto più di 8 lettere e di niuna ebi mai risposta sì che alto no vi
dicho per questa.
Diretemi se
Ghido portòe quanto per lui mandai e per alta ve n'avisai. A' vosti
di
Pisa ò scr
itto facino d'avere da
Nicholaio Ghiova f
. 4
s
. 20
iperiali
i quali ò
paghati qui per lui per uno
chapello d'
aciaio mi lasciò
Izanpa faciesi
fare e a lui l'òe mandato sì che fate d'avere
f
. 4
s
. 20 e a
chonto di
Vignone
gli ponete. Idio vi ghuardi senpre.
Tieri di Benci saluta.
Franciescho di Marcho da
Prato,
in
Firenze.