Al nome di Dio. A dì 5 d'
ottobre 1392.
Dì 2 vi mandai una prima e fun chon essa una di
Tieri di Pacie vostro che
anchora è qui e da voi non n'ebbi lettera uno
mese fa, perché dirò pocho in
questa.
Saràcci una a
Pazzino di Lucha, mandate.
Di miei
panni non so che fatto arete. Priegho te
Lucha in mio servigio duri uno
pocho faticha per spacciarli che omai pur è il tempo: dè, fa' per me chome io
farei per te quando achadesse ch'io ti potessi servire chon tuo utile.
Prieghotene e chavamene le mani di tuto.
Aràmi avisato poi di
zafferano se non fallo: fa'
conto qui vechi
s
. 78
libra in
s
. 80, nuovi
lb
. 4
s
. 5 dal più al meno pocho sarà, dirai loro
pregi chostì a
punto.
Chiesivi
dossi e
schiavoni per
f
. 40: se vedeste de mandare presti li toglete se
nno si rimanghono. Non v'ò altro a dire. Cristo chon voi.
Filippo di meser Iacopo in
Milano.
Francescho di Marcho e
Andrea di Bonanno e
compagni, in
Genova.
A
Simone Doria f
. 445
s
. 17 1
/2 per
f
. 435 qui.