Al nome di Dio, amen. Fatta dì 7 novenbre 1392. In questi dì avemo 4 vostre letere fatte dì 16, dì 17, dì 20 e dì 24 del passatto a le qualle rispondiamo per questa dove fa di bissogno. In una di dette letere avemo il charicho de la nave di Ghufré dal Frescho che chostà vene da Mayolicha e di Valenza dì 14 del passatto che a noy fuo molto charo per vedere se nulla ci fosse facesse per noy bene che per ora no c'à chossa faca per noy ma no di meno avete fatto bene a mandallo. Voy ditte che no ne fia grave avissarvi a le volte di lane di San Mateo, proenzalli, fustani piloxi e d'altre chosse perché qui abiate animo fare chosse assay e tuto chon esso noy. Di che ne siamo molto chontenti però che l'amistà è tra Francescho di Marcho e noy anticha sì che noy non vi sapremo dire di no a voy né ad altri amici simille di voy. E qui presso vi diremo sopra lane e fustani quello bissogna sechondo nostro parere. Lane di Sa Mateo, proenzalli qui se ne spacano poche però che qui vogliono più fine lane sì che del pregio non vi possiamo dire per la chagione sudetta. Ma che è ben vero dette lane si spacano a Monca chon una chondizione che chi vende tante lane che montano fiorini mille chonvienci arogiere altretanti danari e poy a volere essere paghatto chonviene tore tanti di loro panina per la soma di danari e lana, e detta panina no se chostumano chostà ma a Vinegia sì, sì che ora potete vedere il modo che si tenghono a Monca. E se chasso fosse che fusse alchuno merchatante moncascho che chomprasse sanza li fosse aretto danari, vogliano termine 8 messi paghatti in 14, che sono però pochi che conperano lane se non àno altretanti danari chome lane e poy paghare de le sue derate chome di sopra v'abiamo detto. E questo vi dicamo prima ne mandiatte qui lana veruna a vendere a cò che possiate vedere il fatto chome va. E in verità noy abiamo chostà una quantità dì lane di San Mateo le qualle abiamo aute di versso Barzalona e per la chagione sudetta siamo deliberati di falle vendere chostà però che [] venire no troviamo vi sea utille niuno. Non di meno fatte voy [] che noy saremo presti a servirvi di pura fede. Quanto [] fustani bianchi piloxi di qui vi dicamo ch'e fustani di 2 romiti vagliono qui lb. [] chandalieri lb. 3 s. 4 in s. 8 e fustani dopi di ghuado f. 5 1/4 sechondo sono [] avisatti. Se fustani volete n'avisate che volontieri ve ne serviremo d'ongni ragione [] che varano ve n'avissaremo a dì a dì chome fa di bissogno. Avemo lettere di chambio per le qualle ne mandatte a ricevere una volta da Gientellino del Mayno [] avette datto chostà a Iachopo Sardo e Ghuido di Domenicho a vantagio di 3 1/2 per cento i qualli abiamo posto a conto di Francescho di Marcho per ragione di Vignone e chossì n'abiamo avisato Boninsegna a Vignone. Di detti f. 207 ne faremo quanto c'à ordinato Tieri e basti. Da poy che Tieri si partì per anche nulla ne sentiamo di che n'abiamo meraviglia, abillo fatto Idio salvo che in verità ne udiremo volontieri ch'è buona persona del suo essere gionto a Firenze. Pensiamo però n'arete voy nuova prima di noy però che da Firenze a Gienova vano più spesso i fanti che no fano da Firenze qui. Chome detto v'abiamo, se qui possiamo fare chossa vi sea di profitto il faremo volontieri e questo trovarete in afetto. E questo trovarete essere che sanza più dire il faremo però che antichamente siamo amici di Francescho di Marcho bene che pensiamo il doveste sapere e sopra cò non dicamo altro. Al fatto che ditte del fatto di Pissa che sono chorssi a rumore fa pocho a noy che di sì fatte chosse no se impacamo. Idio mandi pace per tuto che è di bisogno a chaschuno. Altro per questa non c'à dire. Idio vi ghuardi. Bascano da Pescina di Melano. Scritto insin'a qui abiamo tanto voluto sapere per vostro avisso che varebono qui lane di San Mateo buone e quelle che non sono chossì buone. È vero che le buone varebono a tempo di 2 messi lb. 16 inperiali il cento e le altre più grosse coè no sì buone lb. 15 cento, siatene avissatto. Altro non vi dicamo per ora. Anche vi ghuardi Idio. Domino Francescho di Marcho e Andrea di Bonano, in Gienoa.