Al nome di Dio, amen. Dì 20 di
febraio 1394.
A dì 14 vi scrissi l'utima e disivi quanto fe' di bisongno e
niuna vostra ò poi e di nuovo non è a dire per questa.
Di più
roba avete per mandare qui vostra e di
Domenicho sono
avisato per altre e sì per lettera da
Pisa. Quando qui sarà
seguirò quanto mè posto e per modo starà bene cho la grazia di Dio.
Simile se
roba verà da
Vingnone o per mandare chostì o
Bolongna o
Vinegia di tutto farò quanto deto mi sarà e,
potendo finire qui chon
utile niente, il farò se me lo
inporete.
Di mettere qui le
lane avete in
Arli non mi pare da fare
anchora se prima no vegho che pruova facciano di queste
abianno. E cce nè venuta in altri un pocha da
Vingnone e
danola per
lb
. 12 1
/2 che facci il mè se a le spese ci sono
se ne meta in borsa
danari di
guadagno. Diròvi chome se ne farà.
Pregio d'
aghugle ò deto a
Barzalona e simile a voi, dite
s'altro s'è a fare sopr'esse.
Di mettere
cotoni da
Vinegia qui non è da fare s'altro non
fanno di nuovo.
Né altro vi dicho per questa. Saràcci una a
Stoldo, date.
Cristo vi ghuardi per
Tomaso di ser Giovani in
Milano, dì 21 la mattina.
Francescho di Marcho e
Stoldo di Lorenzo, in
Firenze.