Al nome di Dio, amen. Dì 14 di
marzo 1394.
A dì 7 per da
Vinegia vi scrisi l'utima, aute l'arete, rispondete. E
niuna vostra ò poi e ora dirò brieve.
Detto di
balle 6 di
fustani
chonprati e mandati a
Vingnone per voi e
Boninsengna ò avisato di tuto sì che basta.
E di poi ò
conprato per voi
balle 1 di
fustani di
guado finissimi e
costano
lb
. 6
s
. 18
pezza. La resta de'
bianchi fornirò chome sarà
tenpo che nne vengna dal
Prato e procederenno d'avere buona
roba e
aviseròvene.
In altre v'ò detto quanto ò segu
ito chon
Francesco e apresso, per lo
mè e per achoncio di lui, partitomi di
casa e tornno chon un nostro
amicho chon chui abiamo fatto a parte di
lane per questi parechi dì
tanto ch'i' abi fornito alchune chose restano a fare. E apresso atendo
risposta da voi quelo ò a fare, e simile da
Boninsengna, o se ò a
venire chostì o andarnne a
Vingnone: òvi deto tanto che basta e ben
chredo la risposta sia a chamino. Chonviensi pure fare ora chosì e ben
viene male a punto al presente e altro non se ne piuò.
Quelo resta a fornire per
Vingnone se non chiedono di nuovo è pocha
chosa che 'n questi 8 dì saranno su e manderò via.
Come farà 2 dì bel tenpo c'arà
fustani in punto da potere fornire:
rispondete sì che per questo non si starà guari inpaccati.
Insino a questo di ò ricevuto
saccha 59 di
lana
biancha e
nera a
chomune per voi e nostri di
Vingnone e questo
Giovanni da Pessano:
finito n'abianno
saccha 25 a
lb
. 14 cento a
danari. Ma cci (è)
chonvenuto fare un pocho di
tara perch'è umida, guardo trarnne il più
vantagio posso. Atendo a finire i
resto e poi ve ne farò
conto di
vostra parte e simile de'
fustani.
Dicemi
Boninsengna per una lettera auta da lui de dì 27 di
febraio
che,
rifatti
danari, fornischa per voi e per loro
balle 8 di
fustani.
Ora e non sapea anchora il fatto: non so chome sarà poi diliberato,
secondo mi dirà per la prima seguirò. E non ci esendoci iio, qualche
modo si troverà pure risponda a quanto li ò scritto, poi prenderemo il
migliore partito.
Né altro vi dicho per questa. Cristo vi ghuardi per
Tomaxo vostro vi si racomanda.
Francesco di Marcho,
in
Firenze. Propio.