Al nome di Dio, amen. Dì 8 d'
agoxto 1395.
A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno e niuna
vostra ò poi e ora non è a dire.
Mandavi pù dì è una
balla di
fustani di
guado e auta l'avete
che chi la vi portò e rivenuto qui: atendo da voi quanto
seghuito arete. Fatene fine se fatto non è per lo modo detto
e chome mè si piuò, e
danari
rimettete per la
Gienova o chome
mè vi pare e avisatene.
La
seta per lo simile arete auta e fattone quanto avete da'
nostri di
Firenze.
Per lettera ò da
Firenze vegio
Stoldo dè venire chostà,
scriveròli per una sarà in questa: se v'è date se nno
mandatela.
Fustani di
guado
lb
. 7,
peze
rase
**,
bandere
**,
bordi
**,
di 2
chandelieri
s
. 56 in 57, di 2
romiti
s
. 60.
Lane di
San Matteo lb
. 15 1
/2, d'
Arli
lb
. 13 cento a
danari e
vendicesene poche al presente.
Se niente volete di qui mentre ci sono, domandate.
Chanbi per costà 2 in 1
/4,
Vinega 4 3
/4 in 5,
Gienova 3 1
/2 per
cento pego, per
Parigi 1 1
/2 meglo,
Brugia
s
. 31
d
. 4.
Né altro vi dicho. Cristo vi ghuardi per
Tomaxo di ser Govani in
Milano, dì 9.
Francescho di Marcho e
Manno d'Albizo,
in
Pixa.