Al nome di Dio, amen. A dì 17 di
febraio 1395.
Ieri per
Venturino
vetturale vi scrissi brieve, arete aute, e
niuna vostra
[] e ora non è a dire.
[] per essa che se potessi avere 2
otri di
verdetto per
insino a
[] 1
/4 cento a 2
mesi, esendo seccho e 'ntero e
bello, il toglessi. E chosì vi richordo e togliendo, vedete
mandare presto e mandate
conto. E inponete a'
vetturali lo
discharichino piano, a
braccia, a cciò non venga rotto che se
ne
vende asai di pegio. Provedete che ne siamo ben serviti e
presto, s'avere si può, e che fate avisate a ciò posiamo
riferire a l'amicho il vuole.
Quando avete le
stamingne e
alude mandate, come detto vi s'è,
preste non
vendendo costì benisimo come arete da
Boninsengna:
spero qui se ne farà bene che cce n'è disagio.
Né altro vi dicho per questa. Cristo vi ghuardi.
E 'l chamino da
Vigliana sta pur chosì che niente si manda:
aparendo di nuovo vi dirò.
Tenuta insino a dì 22.
Tomaso di ser Giovani in
Milano.
Francesco di Marcho e
Manno d'Albizo,
in
Pixa.