Al nome di Dio, amen. Dì 8 d'
aprile 1396.
L'utima vi mandai dì 5 per da
Pisa e con essa più d'amici, arete aute. Poi per
di là co lettera de' nostri n'ebi ieri una vostra de dì 28 del pasato, apresso rispondo.
La chagone della vostra sie che dite di presente mandi là
mercie ò fornite per
Chatalongna e, come detto v'ò,
leghate
balle 8 e anchora me ne resta
roba per
una che mi mancha forse 40
libbre o 'n 50 di
merce che arò in questi 4 dì.
E questo dì chol nome di Dio ò mandato a
Pisa a' nostri faccino vostra volontà
balle 8 di
merce
segnate di vostro di vostro
[sic] sengno numero 1 in 8 e deve 'serre
il
vetturale a dì 17 o 'n 18 di questo, che Dio le conducha.
La
balla mi resta, come arò fornita di presente, la manderò e sia presta che, se
piacerà a Dio, a tenpo vi sarà. E poi vi farò
conto di tutto partitamente e a
Maiolicha manderò i
leghagio per dopie lettere che vi sarà a tenpo, e anche per
da
Pisa che 'l potranno mandare per la
nave, che non fallirà l'abino a cciò
sapino quelo s'ànno a fare.
Se vi pare e che vi sia
risparmio, quando queste
balle sono a
Pisa, fare
delle 2 una, si piuò fare. E a
Pisa a' nostri n'ò scritto e detto i modi ànno a
tenere facendolo.
Questa mattina ebi per da
Pisa la vostra
cassa: in questi 4 dì siano diliberati,
noi ed altri, mettere a chamino quela
roba abiamo. E sì toren
guida che nne farà
buon servigio e voi di tutto aviseremo.
Salvo che se inn questo mezo che lle peneremo a mettere a camino questo di
Vigliana s'achonciasse, la manderò più tosto là che per altro come che pocha
speranza v'abiamo che già è 1
mese siano stati in sulla voce e anchora non
ischocha. Vedren fare il mè si potrà e nell mandare provederemo come a noi sia
posibile e che ben vada.
Come detto vi s'è, le 2
balle di
Domenicho di Chanbio manderò con questa
chassa e chosì m'avete detto per altre e lui aviserò.
Dite avete 2
scharlatte a'
tiratoi e che sono richi
panni e
cholori per qua e
ànno le
vivangne al modo di costà: pocho porta più ch'a eserr alla
Borsella
ogidì pure sieno di bontà come dite basta
Se le dovete mandare sia presto e, come ci saranno, vedren farnne fine come mè si potrà.
Mischi dite no v'à se non
perdita, restisi.
A questi dì sopra
conti e altre cose a voi e
Francecho ò scritto il bisongno sì
che ora in altro no mi distendo.
Farò sanz'altro dire per questa. Cristo vi ghuardi per.
In questa se potrò vi manderò i
leghagio delle 8
balle mandate a
Pixa e nove:
arme,
filo passaperle e altro, come vedrete.
Tomaso di ser Giovani in
Milano.
Dite a
'Nbruogio di Meo ch'i' ò aute 2 sue lettere e delle sue
balle seguirò
di mandare in questi 4 dì come detto e in ciò e si provederà chome farà bisongno.
Francescho di Marcho e
Stoldo di Lorenzo,
in
Firenze.