Al nome di Dio, amen. A dì 8 di
luglio 1396.
A questi dì co lettera di
Manno v'ò scritto il bisongno e dì 2 n'ebi una
vostra de 20 de l'altro e con ese d'amici, a voi risposta non acade.
I' v'ò voluto
rimettere più dì è
f
. 150 e non c'è
prenditore a niun
pregio:
se 'n questi 6 dì non ve li
rimetterò, sì lli
rimetterò a
Vinegia e diròvelo.
Conti di
lane v'ò mandato dì primo co lettera di
Mano,
achoncate come
bisongna se trovate a dovere.
Restovi a dire
conto de le 5
saccha di
nera mandasti la seconda volta:
faròlo come arò finito questo
saccho mi resta, che pelo non ci se ne
vende!
Al presente ce n'è assai ed èsene chomincato a fare
stramazi, è data per
lb
. 12
1
/2 per bisongno di
danari.
Direte se niente è di nuovo in costà e
danari per niun di qui non
pagate se non
ve 'l dicho io.
Atendo da voi le spese fatte alla
roba mandata a
Vingnone e
Barzalona sì
che le posi dire a chi s'aparti
ene, fatelo per la prima se fatto non è.
E
cotoni di
Stoldo ò auti e ànomi rafermo per un pezo che da
Vingnone m'è
venuto da fare per lo soprastare ò fatto. Verò quando potrò.
Né altro per questa vi dicho. Cristo vi ghuardi per.
Dite se vi s'atende
navile per
Catelongna o per
Provenza.
1 a
Firenze, mandate bene.
Tomaxo di ser Giovani in
Milano.
Francescho di Marcho e
Manno d'Albizo,
in
Pixa.