Al nome di Dio, amen. Dì 29 di
luglio 1396.
A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno e niuna vostra ò poi e ora dirò brieve.
Per altre v'ò detto delle 5
saccha di
cotone
venduti a
lb
. 14 cento a torre
tanti
fustani per tutto
agosto per
s
. 55
peza e questi torò pe nostri di
Vingnone se rispondono per
s
. 54 1
/2 come gli ò
conprati a
danari. E come
arò i
fustani vi
rimetterò i
danari sì che rispondete se fatto non fose e
io in questo mezo arò lettera da
Vingnone da' nostri che diranno sopr'essi.
E
saccha 6 me ne resta ò fatto
merchato a
lb
. 13
s
. 10 cento a torre tanti
fustani per
s
. 54 1
/2
peza che sono una fine
roba e sono al
Prato a
'nbianchire. Ora di questi atendo anchora da
Boninsengna per le prime
lettere mi dichi sopra
fustani: i' chredo li torò per loro e a voi
rimetterò i
danari di presente.
Non ve ne mando
conto per questa perché non sono anchora
pesato le dirieto
saccha
vendute: faròlo come prima potrò e aviseròvene. Òllo
avanzato di
pregio il più s'è potuto che, per
stramazi se ne fa, si tengon
bassi di
pregio e a
vendere a gran tenpo non è per noi.
La
scharlatta coè quela ch'è fessa per traverso ò
venduta 1
/2 a
ragone di
f
. 100 e mè non s'è potuto. E
danari ò auti e tengo per le spese de'
cotoni. Ora, di quelo mi resta, vedrò fare fine per lo mè si potrà: è
rimasa la più bella ed è più lunga e se venisse un che la domandasse! La
peza
era questa che
partita dè tornare
bracia 44 a lunga
misura e tornna 43
1
/3, diròvi chome de
resto si farà.
Detto vi s'è per altre che
lane ch'abiate a
Vinegia o altrove nonn è da
mettere qui per ora a niun
pregio e cce n'è asai e niente si
vende.
Non so se n'arete detto a
Zanobi vegha
barattare a
cotoni come detto vi
s'è: èvi di questi da
Moncia con
panni asai e
barattano a
chotoni e poi a
lane e
cotoni. Se di ciò vi paresse fare si può, tuttavia intendosi essi
de'
pregi.
Ragonate qui al presente
cotoni d'
amano fini
lb
. 14,
Acri
lb
. 13
s
. 15,
fua
lb
. 13
s
. 5,
asciame
lb
. 12
s
. 10 cento a 1
mese o 2. E se cciò
facesono, proveghino d'avere buona
roba sopra tutto, però la bu
ona ci si
vende e la cattiva ci stenta.
Avisate se fatto non fosse dove volete vi
rimetta al tenpo i
ritratto de'
cotoni e se volete si
rimettano a
Gienova la parte ne tocha loro.
La
roba mandamo per
Ginevra per
Giovani da Pesano n'è gunta parte a
Vingnone e faràssene bene co la grazia di Dio.
Come per più v'ò detto,
Francescho da Pescina atende qui
Ganino di dì
in dì: non so come si faranno, parmi una nuova
brichata. Ora Idio dia loro
bene a fare, quando ci sarà vi dirò come la faranno.
Sento
Manno d'Albizo n'è venuto costì, sia con Dio. Per loro abiano
rimesso a
Vinegia a
Zanobi a usanza in lui
lb
. 15 di
grossi che nne faccia
quanto da' nostri di
Pixa arà.
Né altro per questa vi dicho. Cristo vi guardi
Tomaso di ser Giovani, salute. Dì 30.
Saràcci 1 a
Francescho e i a
Manno, date. E più 1 a
Bardo, in servigio fate che l'abi.
Francescho di Marcho e
Stoldo di Lorenzo,
in
Firenze.