Al nome di Dio, amen. A dì 19 di
settenbre 1396.
Questa mattina co lettera de'
Cianpolini vi mandai un lettera e disivi il
bisongno e con esa 1 a
Firenze, arete aute e ora dirò pocho.
Detto v'ò per più come
pagati ò e
f
. 208 tratti in
Marchesino de' Bocchacci,
vagliono
lb
. 334
s
. 8
inperiali e tanto n' ò posto a vostro
conto.
Di nuovo mi traete nel detto o in
Ghuasparuolo de' Maini f
. 155
s
. -,
sarà tosto il termine e a tutto daren fine.
Ma per lettera di mano di
Manno niente dice che pure si dovrè fare per quelo à
scritto esso per lo pasato, sì che a tutto si potesse rispondere libero. Ora i'
ò
danari asai in
banco: faròne larghi loro tanto abi altre lettere da voi che sì
brieve dite che non vi so intendere e pure non di meno, faccendo
Manno 1 verso bastava.
De' vostri di
contanti non ò se non circha
f
. 50 e da
lb
. 20 resto avere delle
lane
vendute che v'è il dirieto
saccho
vendemo ch'anchora ò in
chasa: atendo
l'amicho venga per esso e porti e
danari.
Voi dite di vostro di
contante devo avere buone
somme: non è altro vi dicha se
guarderete i
libri. Or per questo credo non avete detto, non avendo di vostro di
chontante, dove debo trarre di che trarò pure a voi s'altro di nuovo non dite.
E questo vi mandai a
pagare, per prima e seconda, in
Giovanni Cianpolini f
.
150 per 153 3
/4 auti qui da
Ganino Michele:
pagate e ponete a
conto per voi.
Faròvi
conto di
lane
vendute per la prima che ora non ò tenpo.
Stanonsi qui
fustani e
lane a l'usato e poco si fa.
Credo per questi dì vi comincerò a mandare
balle per
Vingnone e forse per
Chatelongna, direte come vi s'atende
navile.
Né altro per questa vi
dicho se non rispondete. Atendo di quanto vi s'è
detto per altre e faccia
Manno i verso se può.
Chanbi per costà 2 1
/2,
Vinega 3
pegio,
Gienova pari. Cristo vi guardi per
1 a
Firenze, mandate.
Tomaso di ser Giovani in
Milano.
Francescho di Marcho e
Manno d'Albizo,
in
Pixa.